Congresso mondiale a Roma contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e degli adolescenti
Il dramma dei minori vittime dell’abuso e del mercato del sesso è stato al centro
di un seminario promosso nei giorni scorsi a Roma da UNICEF ed ECPAT in vista del
“III Congresso mondiale contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e degli adolescenti”,
in programma a Rio de Janeiro, in Brasile, per novembre. Presenti anche esponenti
del mondo politico italiano e rappresentanti di organizzazioni umanitarie impegnate
nel campo dei minori, per fare il punto su nuove emergenze e priorità d’azione. Le
coordinate del fenomeno nel servizio di Claudia Di Lorenzi:
Tratta,
turismo sessuale, pedopornografia e prostituzione minorile. Sono i segni delle barbarie
degli adulti su un milione e mezzo di bambini, vittime nel mondo del mercato del sesso.
Minori e innocenti schiacciati dalle colpe dei grandi, spesso traditi da coloro che
dovrebbero proteggerli. Nascondono tragiche ferite, che venano d’ombre il futuro e
compromettono sogni e potenzialità. Una piaga in espansione le cui dimensioni sono
tuttavia sottostimate. Ce ne parla Vincenzo Spadafora, presidente
di UNICEF Italia: “Quello che manca è un monitoraggio costante,
attento da parte delle istituzioni su questo fenomeno. La prima proposta che faremo
è una banca dati precisa, concreta, da parte delle istituzioni rispetto alla quale,
noi siamo pronti a dare la nostra mano come UNICEF, e grazie a questa banca dati,
poter orientare le politiche”. Ma se i numeri sfuggono, le coordinate
del fenomeno appaiono invece ben chiare ed individuano diverse forme di sfruttamento.
Marco Scarpati, presidente di ECPAT Italia: “Il
turismo sessuale è una parte di questo problema, non è la parte numericamente più
importante. Invece lo è dal punto di vista economico, nel senso che un bambino sfruttato
ed immesso nel mercato del turismo sessuale rende dieci volte tanto di quello immesso
nella prostituzione minorile. Sulla pedopornorafia, continuiamo a conoscere solo una
piccolissima parte del problema perché internet continua ogni giorno a offrire materiali
in maniera infinita”. Accanto alle vecchie forme di sfruttamento, appaiono
oggi nuove emergenze. Di nuovo Spadafora: “Ci sono alcuni fenomeni
molto importanti: il primo, per esempio, è quello di ragazzi che si rendono sempre
più protagonisti di atti di violenza sessuale rispetto ai propri coetanei. Poi l’altro,
che sta crescendo negli ultimi anni, è quello della violenza domestica. Anche rispetto
a questo dato, c’è un grande clamore dal punto di vista mediatico, quando qualcosa
in genere accade, ma poi non esistono misure concrete che vadano ad eliminare questo
problema, o in qualche modo anche a sostenerlo quando accade”. Un
fenomeno dai mille volti, che richiede strategie di contrasto su più fronti. Ascoltiamo
ancora Marco Scarpati: “Io credo che occorra rimettersi a lavorare,
dopo aver fatto ottime leggi per la repressione, sulla prevenzione. Occorre fare in
modo che i ragazzi non entrino in questa follia”. La sfida contro
lo sfruttamento dei minori - conclude infine il presidente di UNICEF Italia - deve
vedere unite sia le realtà politico-istituzionali, che le organizzazioni impegnate
nella sensibilizzazione. Uno sforzo congiunto che solo può dare esito a risultati
concreti.