Caritas Europa chiede soluzioni per evitare che la crisi finanziaria colpisca i più
poveri
“Insieme contro la povertà e l’esclusione sociale”, è il titolo della conferenza che
si è svolta il 24 e 25 ottobre a Charleroi, in Belgio, per iniziativa di Caritas Europa.
L’incontro ha visto emergere il tema della crisi finanziaria in maniera traversale.
Per l’occasione, Patrick De Bucquois, consulente di politiche sociali di Caritas Europa,
ha lanciato un appello alla Commissione europea perché “assuma le proprie responsabilità”
in merito alla crisi finanziaria, per evitare “il pericolo di un ritorno al nazionalismo
economico e il rischio di un peggioramento della situazione”, con conseguente aumento
della disoccupazione e della povertà. Nella dichiarazione ripresa dal Sir, De Bucquois
sostiene che non bisogna solo chiedersi “qual è l’impatto della crisi sui poveri ma
quali sono invece le cause, che sono le stesse della povertà. Ossia le disuguaglianze
sempre più forti tra persone con redditi molto alti e la maggior parte delle popolazione,
che non riesce a far fronte all’aumento dei prezzi dell’alimentazione di base”. Alcuni
economisti, spiega poi l’esperto, “stimano che una delle cause della crisi sia proprio
la disuguaglianza dei redditi, accentuatasi a dismisura. Le persone con redditi molto
elevati, giocando all’interno dell’ "economia casinò", fanno correre anche un rischio
alla società. Diventa una questione collettiva, visto che tutti ne rischiano le conseguenze”.
Secondo l’esponente della Caritas le conseguenze si vedranno presto “nell’aumento
della disoccupazione, con ripercussioni nell’ambito delle povertà, in tutti i Paesi
europei”. Per questo motivo l’esponente della Caritas chiede l’Europa parli con una
sola voce per costruire una nuova regolamentazione internazionale del settore finanziario”.
Riguardo alla conferenza-pilota che si è svolta a Charleroi, alla quale hanno partecipato
circa 60 persone da Belgio, Lussemburgo, Germania, Francia, Repubblica Ceca e Polonia,
De Bucquois racconta che “ha dato la possibilità alle persone che vivono in situazione
di povertà di incontrare i volontari e i responsabili delle diverse Caritas e organizzazioni
di solidarietà. I poveri hanno avuto la priorità di parola”. Infine, De Bucquois ha
posto l’accento su quelli che, a suo avviso, sono i messaggi emersi dalla conferenza:
“C’è chi crede che l’Europa non sia povera, invece la povertà esiste davvero; i poveri
non reclamano solo la mancanza di mezzi finanziari ma anche la possibilità di essere
riconosciuti come persone e di avere una rete di relazioni”. (M.G.)