INDIA Una suora violentata e stuprata accusa la polizia dell'Orissa di connivenza
con i violentatori
NEW DELHI, 24ott08 – In Orissa, teatro da diversi mesi di attacchi e di violenze contro
i cristiani, la polizia copre gli estremisti e i fanatici indù. Lo ha detto oggi in
conferenza stampa suor Meena Barwa, 29 anni, violentata e stuprata, ad agosto, da
fondamentalisti indù. Teatro delle violenze è stato un centro pastorale nel distretto
di Kandhmal. Suor Meena, della congregazione delle Servitrici, insieme ad un sacerdote,
venne presa, picchiata, e fatta girare nuda per il villaggio. Doveva essere bruciata
viva insieme al sacerdote, invece è stata stuprata. Solo in tarda serata è intervenuta
la polizia, che liberava la suore e il sacerdote. Condotta in commissariato, la suora,
che non era creduta, veniva invitata a non esporre denuncia. In proposito suor Meena
ha fatto notare che i poliziotti “erano molto amici dei violentatori” e che l’avevano
messa in guardia “sulle conseguenze”, che poteva avere, qualora avesse denunciato
i violentatori. “Ho raccontato loro tutto – ha detto ai giornalisti la giovane religiosa
-, come sono stata attaccata, stuprata. Ma la polizia non mi ha aiutato (...) Hanno
avuto persino paura di accogliermi nella stazione di polizia”. La conferenza stampa
di suor Meena ha avuto luogo a New Delhi, presso l’Indian Social Institute, prestigioso
istituto di ricerca tenuto dai gesuiti e specializzato in studi sociali. L’istituto
ha lo status di Organizzazione non Governativa (Ong) accreditata presso il Consiglio
Economico e Sociale delle Nazioni Unite (Ecosoc). Nell’incontro con i giornalisti,
la religiosa era completamente coperta eccetto gli occhi. L’hanno assistita nell’incontro
stampa l’arcivescovo di Cuttack-Bhubaneshwar, mons. Raphael Cheenath, il portavoce
della Conferenza episcopale indiana, don Dominic Emmanuel, ed alcune donne. “Voglio
che la gente coinvolta in questi crimini venga allo scoperto e che sia fatta giustizia
a suor Meena – ha detto mons. Cheenath -. La suora ha perso fiducia nella polizia
dell’Orissa e non è motivata nell’assistere alle inchieste”. (Asianews-MANCINI)