Elezioni in Cile. I vescovi: il voto sia libero e pacifico
I cristiani sono chiamati ad esaltare la solidarietà e la giustizia come quelle virtù
che nel nostro tempo hanno un urgente bisogno di essere verificate. Così i vescovi
del Cile in una dichiarazione, pubblicata ieri, per ricordare il terzo anniversario
della canonizzazione di padre Alberto Hurtado, sacerdote gesuita molto amato dai cileni
e definito apostolo della carità e della giustizia sociale. I presuli, prendendo spunto
da questo ricordo, hanno allargato lo sguardo alla situazione del Paese soprattutto
“in un momento di crisi economica e finanziaria” che, scrivono, ci ricorda che “senza
giustizia sociale non è possibile una democrazia integrale”. “Oggi - scrivono i vescovi
- quando l’opinione pubblica cilena chiede ai suoi dirigenti una maggiore coerenza
tra il dire e il fare, l’esempio di questo santo sacerdote, che seppe mettere in essere
le cose in cui credeva, ci appare come un testimone eloquente che occorre risaltare”.
“Alla vigilia delle elezioni municipali, processo di grande importanza per la vita
delle persone e delle comunità, è positivo – aggiungono - per la nostra convivenza
democratica che gli elettori possano discernere liberamente e in coscienza sui progetti
e sui candidati che più si avvicinano ai loro ideali e ai loro valori e che, al tempo
stesso, lavorano con più coerenza in favore del bene comune”. Augurandosi un processo
elettorale sereno e di alto profilo i vescovi “auspicano anche che l’impegno di amicizia
civica sottoscritto tra tutti i partiti alla presenza dell’arcivescovo di Santiago,
cardinale Francisco Javier Errázuriz, nel mese d’agosto scorso, si traduca in una
giornata elettorale pacifica senza trionfalismi e senza animi vendicativi in favore
del bene e del progresso di tutti”. Domenica prossima, infatti, si vota per il rinnovo
dei governi locali in 350 municipalità ed è molto acceso il dibattito tra i partiti
del centro-sinistra al governo con la signora Michelle Bachelet e i partiti del centro-destra
all’opposizione. Negli ultimi 19 anni, dal ritorno della democrazia, queste consultazioni
sono state vinte sempre dal centro e i sondaggi prevedono ancora una nuova affermazione
anche se con un calo dei consensi. La crisi economica e finanziaria internazionale
è stata al centro del dibattito, molto si è discusso delle conseguenze di questo evento
dato che la crescita economica rallenta, aumentano i poveri e nuovi settori dei ceti
medi scivolano verso il basso nella scala del reddito. I vescovi salutano “come un’iniziativa
positiva” l’invito delle autorità, rivolto a tutti i settori del Paese “ad affrontare
il momento con la massima unità e concordia”. “Lavorare nell’unità - spiegano i presuli
cileni - è senza dubbio il cammino migliore per costruire sulla roccia” e al riguardo
citano le parole di Papa Benedetto XVI in occasione dell’apertura del Sinodo dei vescovi
sulla Parola di Dio: “Costruisce sulla sabbia la casa della propria vita chi costruisce
solo sulle cose visibili e toccabili, come il successo, la carriera, i soldi. Apparentemente
queste sono le vere realtà, ma queste realtà prima o poi passano: vediamo adesso nel
crollo delle grandi banche, che scompaiono questi soldi, che non sono niente. Di per
sé tutte queste cose che sembrano la vera realtà sono solo realtà di secondo ordine
e chi costruisce su questo costruisce sulla sabbia". "Solo la parola di Dio – sottolineava
il Papa - è fondamento della realtà e cambia il nostro concetto di realismo: realista
è chi riconosce la realtà nella parola di Dio". Per i vescovi cileni, purtroppo “l’esperienza
dimostra che in queste crisi coloro che risultano più colpiti sono i settori sociali
vulnerabili, i poveri, i prediletti di Gesù”. Perciò, conclude il documento, “facciamo
un accorato appello agli imprenditori della nostra patria nonché a tutti i lavoratori”
per lavorare tutti insieme “per proteggere le fonti di lavoro, per dare più dignità
al lavoro, per capire che un lavoro ben svolto e ben pagato è fonte di dignità per
la famiglia, pilastro della società”. (A cura di Luis Badilla)