L’Europa al Vietnam: stop alle violazioni dei diritti umani
Sono numerose le condizioni poste dal Parlamento europeo al Vietnam prima della conclusione
del nuovo accordo di partenariato e cooperazione. Ieri a larga maggioranza è passata
una risoluzione nella quale si invita Hanoi a mettere fine alle “attuali violazioni
sistematiche della democrazia e dei diritti umani”. In un comunicato di Strasburgo,
riportato da Asianews, si legge che il Paese asiatico dovrebbe “abrogare le disposizioni
legislative che perseguono penalmente il dissenso e l'esercizio di determinate attività
religiose in base a una non meglio definita nozione di ‘reati contro la sicurezza
nazionale’, e porre fine alla censura e al controllo del governo sui mezzi d'informazione
nazionali, inclusi Internet e le comunicazioni elettroniche, autorizzando la pubblicazione
di quotidiani e riviste indipendenti gestiti da privati”. L’Europa chiede ancora che
vengano liberati i dissidenti politici e religiosi, garantita la libertà di espressione,
di stampa e di culto, restituiti i beni ecclesiastici confiscati e infine che sia
permesso a emissari dell'ONU di incontrare i prigionieri politici e religiosi. (B.C.)