Gli sfollati del Darfur scendono in strada per chiedere maggiore sicurezza
Gli sfollati del Darfur, regione sudanese nella quale è in corso un sanguinoso conflitto
civile, sono scesi in strada per protestare chiedendo maggiore protezione. Secondo
l’agenzia Misna hanno manifestato contro l'instabilità della zona e contro una guerra
che è all’origine di una delle più gravi crisi umanitarie del mondo. “Vogliamo garanzie
per la nostra sicurezza ancor prima che comincino i colloqui di pace – ha detto il
rappresentante degli sfollati, riferendosi alla ‘Iniziativa di pace per il Darfur’
presentata nei giorni scorsi dal governo di Khartoum – ma anche il disarmo delle milizie
filogovernative e dei gruppi armati”. Al termine della protesta è stato inoltre presentato
un documento ai rappresentanti della missione ONU sul terreno (UNAMID), contenente
le richiesta da parte degli abitanti di diversi campi. Dopo aver espresso l’apprezzamento
per la collaborazione tra l'esecutivo sudanese e le agenzie dell’ONU, il rappresentante
speciale delle Nazioni Unite per il Darfur si è detto “fiducioso per l’avanzamento
del processo di pace e della realizzazione del ‘Comprehensive peace agreement’ (CPA)
tra Nord e Sud Sudan". E’ previsto, inoltre, l’avvio di programma massiccio di disarmo,
smobilitazione e reinserimento che riguarderà ben 180 mila militari degli eserciti
di Khartoum e Juba. “Il programma rientra negli accordi della CPA del 2005 – ha precisato
una fonte ONU – e una volta completato costituirà il più grande programma di smobilitazione
al mondo”. (F.A.)