La prossima Beatificazione dei genitori di Santa Teresa del Bambino Gesù. Mons. Pican,
vescovo di Lisieux: la loro vita è un modello imitabile di "chiesa domestica"
La Chiesa, quella francese in particolare, si appresta a vivere un avvenimento di
grande partecipazione di fede. la Beatificazione di Ludovico Martin e Maria Zelia
Guérin in Martin, genitori di Santa Teresa del Bambino Gesù. La cerimonia è in programma
per domenica prossima, alle 10, nella Basilica di Lisieux: a pronunciare la formula
di Beatificazione sarà il cardinale José Saraiva Martins, prefetto emerito della Congregazione
delle Cause dei Santi. La vita dei genitori di Teresa di Lisieux fu un modello di
santità quotidiana, un vero esempio di "chiesa domestica". Al microfono di Olivier
Tosseri, della redazione francese della nostra emittente, il vescovo di Bayeux
et Lisieux, Pierre Pican, che presiederà la Messa, spiega in che modo la Chiesa
locale si sia preparata a questo evento:
R. - Il y
a una préparation - disons - un peux spirituelle: depuis déjà des mois… Diciamo
che, in realtà, la preparazione è di tipo spirituale e va avanti già da alcuni mesi.
Noi abbiamo la gioia e la grazia di avere, nella nostra diocesi, sette monasteri,
e tutte le monache sono fortemente radicate nella preghiera riguardo le tre preoccupazioni
fondamentali di Louis e Zélia: la famiglia, la vocazione nella famiglia e il rapporto
con la sofferenza, con le durezze della vita, affinché le difficoltà dell'esistenza
siano affrontate non con una sorta di rifiuto, bensì - al contrario - accettate, interiorizzate.
I monasteri compiono davvero un bel cammino, in maniera intensa, regolare: ci sono
i tempi di preghiera, i momenti per l’adorazione… E’ stupefacente, devo dire, quanto
sta accadendo: noi abbiamo rivolto un invito, ma la risposta è stata veramente forte
e significativa.
D. - Cosa si aspetta, come ritorno
spirituale, da questo evento?
R. - Ce que nos moniales
portent dans la prière, à savoir certainement… Ciò che le nostre monache
portano nella preghiera. Quindi, sicuramente, la vocazione della famiglia, che è il
luogo nel quale la persona è attesa, accolta, educata, cristianizzata e forse anche
- se posso usare un neologismo orribile - “vocazionalizzata”… In breve, questa piccola
Chiesa intima, familiare, della quale tanto parlava Giovanni Paolo II, dovrà sicuramente
essere ricollegata a questa coppia di coniugi, a questa famiglia. Poi, sul piano della
pastorale familiare, ci aspettiamo che la famiglia sia il luogo delle grandi fecondità:
spirituali, ecclesiali, vocazionali e degli impegni. Sono state messe in rilievo,
dei genitori della Santa di Lisieux, la loro apertura missionaria, la cura per i poveri,
l'attenzione al prossimo, la loro vicinanza, la loro vigilanza verso tutti coloro
che vivevano in necessità… Tutti questi elementi sono segni molto forti dei quali
sarebbe bello si occupasse anche la famiglia di oggi.