2008-10-15 16:27:02

No all’aborto dall’84% degli statunitensi


Nuove restrizioni all’interruzione della gravidanza è la volontà espressa dall’84% degli statunitensi: il risultato è offerto da un sondaggio elettorale condotto dal Marist College negli Stati Uniti per conto della principale organizzazione cattolica, “Cavalieri di Colombo”. La ricerca, resa nota dal quotidiano “Avvenire”, arriva a 35 anni di distanza dalla sentenza “Roe contro Wade”, che rese legale l’aborto. Lo studio rivela che su una popolazione di circa 70 milioni di cattolici, il 65% è praticante. Di questi il 59% risulta contrario all’aborto, mentre il 65% dei non praticanti si dice favorevole. Sì all’interruzione di gravidanza per un terzo del campione complessivo degli americani, pari al 32% degli intervistati, in caso di stupro, incesto, o per salvare la vita della madre. Inoltre il 24% degli statunitensi chiede che venga limitato ai primi tre mesi di gestazione, mentre l’8% ai primi sei. “Il sondaggio - ha commentato Carl Anderson, responsabile dell’organizzazione - indica che il termine ‘pro choice’, quando utilizzato senza specificare, polarizza in modo non necessario la discussione sull’interruzione della gravidanza e maschera il fatto che c’è ampio consenso tra gli americani sul fatto che l’aborto dovrebbe essere significativamente ristretto”. Diverse le posizioni sul tema di chi è in gara per la Casa Bianca: dalla netta oppositrice Sarah Palin per i repubblicani, alla “pro choice” di Joe Biden per i democratici. Un altro dato emerge dal sondaggio: sia il 75% dei cattolici praticanti che il 46% dei non praticanti è contrario ai matrimoni gay. Una percentuale che corrisponde al 30% della popolazione generale americana. (F.A.)







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