2008-10-14 14:19:15

“Una magistrale esecuzione per una musica intrisa di religiosità e profondo misticismo”: così, il Papa ieri al concerto dei Wiener Philarmoniker nella Basilica di San Paolo fuori le Mura


Nella splendida cornice della Basilica di San Paolo fuori le Mura, grande apprezzamento ha riscosso ieri sera il concerto offerto al Papa e ai Padri sinodali, riuniti in questi giorni in Vaticano, dal Festival internazionale di Musica e Arte sacra, nell’ambito delle iniziative dell’Anno paolino. In programma la Sesta Sinfonia di Anton Bruckner, compositore romantico e profondamente religioso. "Una bella serata e una esecuzione di alto livello", ha ribadito Benedetto XVI, che si è soffermato con i Wiener Philarmoniker e con il loro direttore, Christoph Eschenbach. Il servizio di Gabriella Ceraso:RealAudioMP3

(musica)

 
Una magistrale esecuzione della Sesta Sinfonia di Anton Bruckner, intrisa di religiosità e profondo misticismo. Da queste parole del Papa, e dal lungo applauso di consenso del pubblico che le ha accompagnate, si desume l’apprezzamento per i maestri dell’orchestra di Vienna, i Wiener Philarmoniker, e per il loro direttore, Christoph Eschenbach, al quale il Papa ha stretto più volte la mano, ieri sera, al termine del concerto ed ha loro rivolto un saluto in tedesco:

 
"Liebe Freunde, mit eurer Professionalität und eurem künstlerischen Können...
Cari amici, con la vostra professionalità e le vostre capacità artistiche riuscite ogni volta a toccare il cuore degli ascoltatori e a far vibrare in esso, nell’ascolto della meravigliosa musica di Bruckner, tutte le corde della sensibilità umana. Con il vostro talento musicale ci indicate la strada oltre l’umano, verso il divino”.

 
(musica)

 
Il Papa, dunque, è tornato nell’Anno del Giubileo Paolino al suo fulcro, la Basilica di San Paolo fuori le Mura, e lo ha fatto insieme ai Padri sinodali che proprio tra queste mura, il 5 ottobre scorso, hanno aperto i lavori dell’Assemblea tuttora in corso in Vaticano. L’appuntamento è stato con la musica che il Papa ama e conosce bene, ma anche con la spiritualità che essa esprime, come vuole il Festival. E’ il caso dell’austriaco Bruckner, fervente cattolico e uomo di umili origini, compositore sintesi di età diverse e snodo fondamentale per il romanticismo musicale. E’ il Papa stesso ad indicarne i tratti salienti:

 
“Nella sesta sinfonia si traduce la fede del suo autore, capace di trasmettere con le sue composizioni una visione religiosa della vita e della storia. Anton Bruckner, attingendo al barocco austriaco e alla tradizione schubertiana del canto popolare, ha portato, potremmo dire, alle estreme conseguenze il processo romantico di interiorizzazione”.

 
Interesse e sorpresa nel pubblico per la Sesta Sinfonia, che non è grandiosa nei toni come le altre, bensì intima e dimessa, improntata ad una sostanziale serenità.

 
L’ascolto di quest’opera in questa sede, ha detto il Papa prima di impartire la benedizione finale ai presenti, ci porta a ricordare le parole dell’Apostolo Paolo che paragona la Chiesa con i suoi carismi al corpo umano composto di membra diverse, ma tutte indispensabili ad un buon funzionamento. Dunque, un invito all’unità anche sull’esempio - conclude il Papa - dell’armoniosa melodia che strumenti diversi hanno composto nella splendida esecuzione della serata.

 
(musica)







All the contents on this site are copyrighted ©.