La croce di suor Leonella Sgorbati, uccisa a Mogadiscio, al memoriale dei testimoni
della fede
La croce di suor Leonella Sgorbati, uccisa due anni fa a Mogadiscio, in Somalia, è
entrata questa domenica nella basilica di San Bartolomeo all'Isola, a Roma, luogo
memoriale dei testimoni della fede del XX e XXI secolo. La religiosa, 66enne missionaria
della Consolata, fu assassinata il 17 settembre 2006 subito dopo aver terminato la
lezione alla Scuola infermieri che aveva fondato presso l'ospedale di Mogadiscio.
Venne raggiunta per strada da sette proiettili sparati da una banda armata. Con lei
fu colpito anche Mohamed Mahamud, la sua guardia del corpo, musulmano e padre di quattro
figli. Le ultime parole di suor Leonella furono: “Perdono, perdono, perdono”. L'ingresso
della croce della religiosa, esposta insieme a tante altre reliquie dei testimoni
del secolo scorso nella chiesa romana affidata alla cura della Comunità di Sant'Egidio
- riferisce l'agenzia Zenit - è stato accompagnato da una celebrazione eucaristica
alla quale hanno partecipato, tra gli altri, la superiora generale delle Suore Missionarie
della Consolata, suor Gabriella Bono, con tutto il Consiglio generale, la responsabile
regionale del Kenya, suor Jacinta Theuri, che ha conosciuto personalmente suor Leonella,
e un gruppo di giovani suore del Kenya di cui lei stessa aveva curato la formazione.
(R.P.)