Diminuiscono gli analfabeti nel mondo ma rimangono forti disparità tra Nazioni
Il tasso di alfabetizzazione cresce globalmente nel mondo ma la situazione nell’Asia
del sud-ovest e nell’Africa subsahariana è preoccupante e l’aiuto finanziario in favore
dell’alfabetizzazione resta insufficiente. È quanto emerge dall’ultimo rapporto delle
Nazioni Unite sull’educazione, la scienza e la cultura, reso noto dall’agenzia Fides.
Il numero di analfabeti è passato complessivamente da 871 milioni di persone nel periodo
1985-1994 a 774 milioni negli anni che vanno dal 200 al 2006. Una decremento che ha
fatto passare il tasso mondiale di alfabetizzazione degli adulti dal 76% all’83,6%.
Un progresso particolarmente significativo nei Paesi in via di sviluppo dove la tendenza
è ancora più forte: si passa infatti dal 79% al 68% di analfabeti. Se tale ritmo rimane
costante il processo di alfabetizzazione degli adulti dovrebbe toccare l’87% nel 2015.
Ma se le cifre a livello globale mostrano degli indicatori positivi, a livello regionale
e continentale rimangono forti disparità. Basti considerare che il 75% degli analfabeti
vive in 15 nazioni del mondo, fra le quali Bangladesh, Brasile, Cina, India e Nigeria.
E ancora il numero di coloro che non sanno né leggere né scrivere è passato, nell’Africa
subsahariana, da 133 a 163 milioni - prendendo in considerazione sempre i due archi
temporali del rapporto ONU – e nei Paesi arabi da 55 a 58 milioni. In questo quadro
– rilevano le Nazioni Unite – i tre quarti dei 127 Paesi per i quali sono stati messi
in campo dei progetti d’intervento per aggredire il problema, non riusciranno a raggiungere
il loro obiettivo da qui al 2015, e cioè a ridurre della metà il numero degli adulti
analfabeti presenti sul loro territorio. Una prospettiva che riguarda complessivamente
– e a meno di successi imprevisti e spettacolari – la maggior parte dei Paesi dell’Africa
subsahariana, dell’Asia del sud-ovest, e degli Stati arabi. Ancora una osservazione
specifica va compiuta sulla situazione delle donne il cui tasso di analfabetismo è
rimasto praticamente identico nei due periodi presi in considerazione, 1985-1994,
2000-2006 – passando dal 63% al 64%. (V.V.)