Borse in forte rialzo dopo il varo del piano europeo anticrisi
Resta con il fiato sospeso la comunità internazionale per l’andamento della crisi
finanziaria globale e i possibili risvolti per le economie reali dei Paesi colpiti
e gli effetti sulle popolazioni più povere nel mondo. Segni positivi dal mercato azionario.
Il servizio di Roberta Gisotti: I Paesi europei
ritrovano l’unità per far fronte alla crisi finanziaria mondiale; una corsa contro
il tempo, se il Fondo Monetario Internazionale paventa un “collasso globale”. E’ buona
però la risposta stamane delle Borse europee, sulla spinta anche del rialzo nella
notte delle Borse asiatiche. Salgono in media del 6 per cento gli indici borsistici
del Vecchio Continente mentre i mercati asiatici – assente Tokyo chiusa per festività
– hanno guadagnato mediamente 4 punti percentuali, con +10,2 di Hong Kong e +5,55
di Sydney, ed ancora Dubai ha chiuso a +10,5 e Abu Dhabu a +6,9. Ma
cosa prevede il Piano anticrisi varato ieri a Parigi dai 15 leader dell’Eurogruppo?
Azioni coordinate e concertate per difendere la solidità del sistema bancario e garantire
che la crisi di liquidità non soffochi l'economia reale. Misure limitate nel tempo
e nell’importo secondo le necessità da Paese a Paese, da caso a caso, nel rispetto
– è scritto nella dichiarazione finale del vertice – degli interessi dei contribuenti.
“Non è un regalo ai banchieri” – ha chiarito stamane in un’intervista il presidente
lussemburghese dell’Eurogruppo, Jean Claude Juncker: “le banche che assisteremo –
ha detto - dovranno pagare”. “Vogliamo ridare alle banche – ha aggiunto il presidente
francese Nicolas Sarkozy, presidente di turno dell’UE – la capacità di concedere prestiti”.
Soddisfatti anche il presidente della Banca centrale europea (BCE) Jean-Claude Trichet
e ilpresidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso. Ma quanto costerà ai governi UE questo salvataggio ad un sistema
bancario ‘moribondo’? Si saprà al prossimo vertice dell’UE, mercoledì e giovedì prossimi,
quando gli altri partner dell’Unione saranno chiamati ad aderire al Piano d’emergenza.
Intanto, la Gran Bretagna ricapitalizza tre banche: “Royal Bank of Scotland”, “Hbos”
e “Lloyds Tsb” con 37 miliardi di sterline. L’annuncio oggi dal Tesoro britannico,
a patto che i tre Istituti non paghino ai dirigenti super bonus in contanti. La quarta
Banca in difficoltà la “Barclays” ha deciso di non ricorrere all’aiuto statale e di
offrire al mercato azioni per 6,5 miliardi di sterline. Il premier spagnolo José Zapatero
ha invece annunciato prestiti interbancari fino ad un massimo di 100 miliardi di euro.
Oltre Oceano, si attende ora con ansial’apertura
a New York di Wall Street, e l’importante discorso sul Piano economico
varato dal Congresso, annunciato dal candidato democratico Barack Obama.
Intanto a Washington, è giunto stanotte il premier italiano Silvio Berlusconi,
per incontrare il presidente George W.Bush e parlare della crisi finanziaria; una
crisi che tanto più minaccia – ha ammonito il presidente della Banca Mondiale, Robert
Zoellick - i Paesi emergenti, già alle prese con il caro energia e l'impennata dei
prezzi alimentari. Dall’inizio dell'anno si contano nel Pianeta 100 milioni di poveri
in più.