Al Festival CinemAmbiente di Torino, diritti umani, Tibet e Sudan
Saranno Tibet e Sudan al centro della terza edizione del Festival CinemAmbiente che,
in collaborazione con la Sezione Italiana di Amnesty International, si apre a Torino
il 16 ottobre (fino al 21) presentando anche una sezione dedicata ai diritti umani,
attraverso le immagini di film e le voci di testimoni. Tema della sezione, il 60.mo
anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani. “A distanza di 60 anni
uno scarto drammatico separa le promesse iniziali dall’attuale comportamento dei governi
– spiegano gli organizzatori al Sir -: sono molti i Paesi che violano sistematicamente
i diritti umani sanciti nella Dichiarazione universale e tradiscono gli ideali che
l’hanno ispirata”. Nel preoccupante panorama di violazioni, guerre dimenticate e crisi
umanitarie, la selezione dei documentari e incontri ha scelto due aree emblematiche
del mondo, il Tibet e il Sudan, a cui si collegano temi scottanti quali la tortura
e l’uso dei bambini soldato. Oltre alle proiezioni, il 18 ottobre è in programma una
tavola rotonda su “la Dichiarazione universale e le promesse infrante” cui partecipano,
tra gli altri, Palden Gyatso, monaco tibetano detenuto per oltre 30 anni nelle carceri
cinesi e adottato da Amnesty come prigioniero di coscienza, ed Evans Maendeh ex bambino
soldato sudanese, autore del libro Child Soldier. (V.V.)