2008-10-11 12:40:13

Le reliquie di San Timoteo a Roma. Il cardinale Vallini presiede la Dedicazione della chiesa intitolata al Santo


Tra gli eventi dell’Anno Paolino si inserisce la Messa di Dedicazione della chiesa romana di San Timoteo, a Casal Palocco, che sarà presieduta domani alle 18.00 dal cardinale vicario Agostino Vallini, nel quarantennale di questa comunità ecclesiale. Per l’occasione, le reliquie del discepolo prediletto di San Paolo saranno collocate ai piedi del nuovo altare. Le reliquie del Santo, alcune schegge del corpo, sono state donate dal vescovo di Termoli, Gianfranco De Luca, al parroco della chiesa di San Timoteo, don Lorenzo Vecchiarelli. Il corpo del Santo è infatti custodito nella Cattedrale di Termoli dal 1200. Il servizio di Sergio Centofanti.RealAudioMP3

San Timoteo torna a Roma: il più stretto collaboratore dell’Apostolo delle Genti aveva assistito, nel 67 circa, alla decapitazione di San Paolo nella capitale dell'Impero. Poi a sua volta, una trentina di anni dopo, viene martirizzato ad Efeso per aver proclamato con coraggio il Vangelo. Paolo gliel’aveva scritto in una lettera: “annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna”. Un invito citato spesso da Benedetto XVI. E aveva aggiunto: “tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati”. L’urgenza dell’annuncio è sottolineata anche dal vescovo di Terni Vincenzo Paglia, che partecipa alle celebrazioni della parrocchia di San Timoteo dove nel 1970 ha iniziato, sacerdote 25enne, la sua attività pastorale:

 
“Oggi c’è da riscoprire un primato della predicazione, un primato dell’annuncio del Vangelo, come a sottrarlo dalla schiavitù di un ritmo talora troppo organizzativo, che non permette una profezia. Noi viviamo in un mondo svuotato che sta perdendo il cuore e non ha più parole né per sé e neppure per gli altri. E allora ecco l’urgenza di annunciare la Parola di Dio che è Parola di amore e di amore gratuito: di questa Parola ha bisogno il mondo. Nello stesso tempo la passione per il Vangelo si accompagna al commuoversi per tutti coloro che soffrono, che hanno bisogno di una parola di salvezza. Il primo passo per annunciare il Vangelo è quello di partire dai più piccoli e dai più poveri perché con questo passo si arriva a tutti”.

 
E la chiesa di San Timoteo è una comunità che partendo dall’ascolto costante della Parola, grazie alla presenza di comunità di varia ispirazione, carismatici, scout, neocatecumenali, comunità giovanili e di laici consacrati, entra nel mondo del disagio e della povertà. L’annuncio esce così dalle mura della parrocchia per arrivare ai lontani come dice il parroco, don Lorenzo Vecchiarelli:

 
“Tutto questo però sempre in un rispetto di quelle che sono le situazioni particolari di ogni persona, di ogni famiglia, senza che questo annuncio venga strillato o imposto, senza che venga a mortificare persino certe resistenze che purtroppo ancora esistono ma che vanno rispettate”.

 
Come scriveva San Paolo a Timoteo: “Combatti la buona battaglia della fede” perché Dio “vuole che tutti siano salvati e arrivino alla conoscenza della verità”, ma tu sii “mite con tutti…paziente nelle offese subite, dolce nel riprendere gli oppositori, nella speranza che Dio voglia loro concedere di convertirsi”.







All the contents on this site are copyrighted ©.