2008-10-11 15:48:54

I vescovi svizzeri sulla Giornata dei migranti: nella Chiesa non ci sono stranieri


Fare Chiesa insieme, senza dimenticare che l’unico vero fondamento è Gesù Cristo. Con questo spirito i giovani elvetici sono invitati a partecipare alla Giornata nazionale dei migranti che la Chiesa locale celebrerà il prossimo 9 novembre. “Fare Chiesa con i giovani di diversi Paesi” è il titolo scelto per la giornata, a cui la Conferenza episcopale svizzera (CES) ha voluto dare quest’anno il nuovo nome di “Domenica dei popoli”, a sottolineare il carattere festoso dell’evento che si esprime nell’incontro con l’altro. L’edizione 2008 è dedicata appunto all’incontro dei giovani, in linea con il tema scelto dal Santo Padre per la Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato celebrata lo scorso gennaio e intitolata “I giovani migranti”. Nel suo messaggio per l’occasione il responsabile della CES per la pastorale dei migranti, mons. Norbert Brunner, invita i giovani ad aprirsi agli altri e a “costruire la comunità ecclesiale come un edificio in cui nulla è isolato, ma ognuno ha uno stretto legame con il tutto”. Tra i giovani di oggi, rileva il messaggio, riportato dall’agenzia Apic, è invece sempre più diffusa “l’illusione che noi, pietre viventi della casa di Dio, possiamo esistere senza una relazione profonda e continua con l’insieme dell’edificio”. Da questa illusione discende l’esclusione dell’altro. Ma - ammonisce mons. Brunner - nella Chiesa non ci sono stranieri. Di qui l’esortazione “ad accogliere l’altro con la sua personalità e il suo modo di vivere. Se lo respingiamo è e resta effettivamente straniero e con lui diventa impossibile fare Chiesa!”. (L.Z.)







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