Fraternità e dialogo nel rispetto della dignità di ogni persona umana: il messaggio
del Papa all'incontro islamo-cristiano promosso dai Focolari
E’ stato accolto da un caldo applauso il telegramma del Papa a firma del cardinale
segretario di Stato Tarcisio Bertone, letto questa mattina, davanti agli oltre 200
cristiani e musulmani che da giovedì sono riuniti nel Centro Mariapoli di Castelgandolfo.
Il Papa esprime un augurio e un auspicio: “che il convegno susciti rinnovati propositi
di cordiale fraternità e di sincero impegno nel favorire reciproco dialogo nel rispetto
della dignità di ogni persona umana”. Ed invoca “Dio altissimo e misericordioso, perché
continui a guidare sempre il cammino dell’umanità sulla via della giustizia e della
pace”. Ma ascoltiamo da Castel Gandolfo il servizio di Carla Cotignoli:
L’auspicio
del Papa si fa realtà in queste intense giornate. Il clima di fraternità tra cristiani
e musulmani si intensifica quanto più si approfondisce la conoscenza reciproca, andando
al cuore del Corano e della Bibbia. Sorprende la scoperta di quanto l’amore e la misericordia
siano centrali per cristiani e musulmani.
Il Vangelo.
Parole da vivere, parole che “danno la vita”. E’ questa l’esperienza di Chiara Lubich
e delle sue prime compagne, quando sotto i bombardamenti portano nei rifugi solo il
Vangelo. Vi trovano “l’alfabeto per conoscere Dio” e cambiare radicalmente la vita.
A cominciare dai rapporti: “gente dispersa diventa una comunità” che via via abbraccia
il mondo per la forza diffusiva dell’amore evangelico. Ne parla Cristina Lee, co-responsabile
del dialogo interreligioso dei Focolari.
Mentre Adnane
Mokrane, accademico musulmano, presenta una “lettura del Corano con l’occhio della
Misericordia”. Una lettura che va alle radici: “Ogni volta che Dio mandava un frammento
della rivelazione, i compagni del Profeta lo memorizzavano, lo meditavano e lo vivevano.
Non andavano oltre quel brano prima di averlo trodotto in vita”. Ed enumera le occasioni
per il musulmano di “incontrare il Corano e di nutrirsi delle sue parole”. Invita
ad “aprirsi, col silenzio interiore, all’ascolto pieno, per avere l’occhio della misericordia
che permette di identificarsi con lo spirito del Corano, per diventare, secondo l’esempio
del Profeta, un Corano vivente tra i vivi".
Le molte
esperienze che si sono alternate, di cristiani e musulmani, hanno testimoniato la
forza di trasformazione che opera questo stile di vita. Nel pomeriggio di oggi si
mostrerà, con iniziative concrete all’interno delle città, quanto cristiani e musulmani
insieme sono impegnati nel percorrere le vie “della giustizia e della pace”.