Dopo il crollo delle borse il G7 vara il piano anticrisi finanziaria
Cala il sipario su una delle settimane più nere degli ultimi decenni per i mercati
finanziari mondiali. Le Borse hanno chiuso, ieri, ancora in forte ribasso, con perdite
settimanali complessive a due cifre. Per ridare fiducia ai mercati il G7 ha intanto
varato un pacchetto di misure eccezionali. Si aspetta una risposta coordinata anche
dal vertice europeo di domenica a Parigi. Il punto nel servizio di Marco Guerra:
In Europa,
i listini hanno chiuso lasciando sul terreno tra il 6,54 di Milano e l’8,85 di Londra.
La peggiore seduta della settimana con 400 miliardi di capitalizzazione bruciati.
In cinque giorni di contrattazione i mercati del Vecchio Continente hanno perso il
22% del proprio valore, New York il 18%. Continuano a tremare anche le piazze asiatiche:
in Giappone si è registrato il primo fallimento e l’indice Nikkei ieri ha perso il
10%. Non si allenta dunque la morsa della paura sulle Borse. E proprio per ristabilire
l’ordine e la fiducia sui mercati finanziari globali i ministri dell’Economia dei
Paesi G7 hanno varato, ieri a Washington, un piano in cinque punti di misure “urgenti
ed eccezionali”. I sette grandi si impegnano a sostenere le istituzioni finanziarie
con ogni sforzo, garantendo l’accesso alla liquidità sia dal pubblico sia dai privati.
Vengono, inoltre, indicati programmi di garanzia dei depositi per rassicurare i correntisti.
Il G7 si impegna, infine, a riattivare i mercati secondari dei mutui e delle altre
cartolarizzazioni. “L'accordo è una 'cornice organica' entro la quale fare
scattare gli interventi dei vari Paesi”, ha detto alla fine del vertice il segretario
del Tesoro USA, Paulson. Fronte anticrisi che si sposta domani a Parigi, dove
andrà in scena il vertice dei capi di Stato e di governo UE. Obiettivo è definire
un’azione forte e coordinata superando le resistenze alla mobilitazione comune espresse
dalla Germania. Per le misure adottate nel fine settimana si aspetta comunque il giudizio
dei mercati lunedì, ma il fantasma più temuto dai governi resta quello delle ripercussioni
sull’economia reale.
Austria: morto il leader della
destra, Joerg Haider Il leader della destra austriaca, Joerg Haider, ha perso
la vita questa notte in un incidente stradale nei pressi di Klagenfurt. Il governatore
della Carinzia era da solo a bordo della sua automobile quando la vettura è uscita
fuori strada ribaltandosi più volte per cause ancora da accertare. Haider, che a 58
anni lascia la moglie e due figlie, era tornato al successo nelle ultime elezioni
legislative del 28 settembre triplicando i voti della sua formazione politica, il
BZOE. Sentito il cordoglio di alleati e avversari del mondo politico austriaco che
ricordano “un leader molto discusso ma di grande talento”.
Perù Terremoto
politico in Perù dopo lo scandalo per corruzione scoppiato in seguito alla pubblicazione
di alcune intercettazioni telefoniche. Il presidente, Alan Garcia, ha accettato le
dimissioni del premier, Jorge del Castello, che seguono quelle del ministro dell’Energia.
Intanto, nel Paese sud americano torna la paura per gli attacchi dell’organizzazione
terroristica “Sendero Luminoso”. Ieri, 12 soldati e 7 civili sono rimasti uccisi in
un’imboscata contro un convoglio militare a 250 chilometri dalla capitale Lima. Per
le autorità dietro l’agguato ci sarebbero i miliziani ribelli attualmente alleati
dei narcotrafficanti.
Haiti alluvioni Un appello per Haiti, colpita
recentemente da quattro uragani, è stato lanciato dall'associazione "Francesca Rava".
La richiesta è quella di dare un contributo per portare cibo, acqua potabile e medicine
alla popolazione locale. Per maggiori informazioni si può visitare il sito www.nphitalia.it
oppure telefonare al numero 02-54122917. I particolari nel servizio di Debora Donnini:
Un mare di
fango, causato dagli uragani che si sono rovesciati su Haiti ha travolto quello che
è il più povero Paese del continente latino-americano. In particolare, l’uragano "Gustav"
non ha risparmiato l’orfanotrofio gestito dall’organizzazione NPH, Nuestros Pequeños
Hermanos, che si dedica all’aiuto dei minori in America Latina. I 600 bambini dell’orfanotrofio
sono comunque salvi, anche se il tetto e le finestre degli edifici sono stati distrutti.
Con NPH, in Italia collabora l’associazione "Francesca Rava". Sulla situazione ad
Haiti sentiamo la presidente, Maria Vittoria Rava:
R.
– Questi uragani hanno devastato letteralmente questo Paese, hanno spostato delle
masse di fango incredibili, perché non essendoci alberi si sono creati proprio dei
fiumi di fango, che hanno trasportato via quel poco che la gente ha. E per “poco”
si intende la baracca dove queste persone vivono, che è fatta di lamiere, e i due
vestiti che hanno indosso.
L’organizzazione NPH sta
ora portando aiuto alle popolazioni locali, distribuendo cibo e medicinali. Per questo
l’associazione "Francesca Rava" ha lanciato un appello: fare delle donazione che vanno
dai 5 ai 100 euro. Sentiamo ancora Maria Vittoria Rava:
R.
– Se con 5 euro c’è un pacchetto di cibo per una famiglia, con 25 euro si dissetano
ben 40 bambini, e con 100 euro si danno cibo, vestiti e medicine a 5 famiglie. Dare
speranza e dare un concreto aiuto è molto semplice: anche solo 1 euro può dare una
grandissima mano ad aiutare questi bambini e queste famiglie.
Afghanistan:
alpino ferito Non si fermano gli attacchi della guerriglia talebana in Afghanistan.
A farne le spese oggi un militare italiano rimasto ferito ad una gamba in uno scontro
a fuoco a 40 chilometri da Farah. Il caporale Giovanni Valeriani, alpino del quarto
reggimento, è stato subito operato e ora è in buone condizioni. Secondo un comunicato
diffuso dal comando statunitense, sono 9 i talebani uccisi nei combattimenti delle
ultime 24 ore.
Pakistan È salito a 55 il numero dei morti dell’attentato
condotto ieri da un kamikaze contro una assemblea tribale di una tribù del nordovest
del Pakistan, ostile a i talebani. Nel corso del raduno si discuteva una strategia
su come espellere gli integralisti dalla regione.
Nucleare accordo India-USA India
e Stati Uniti hanno firmato a Washington un accordo di collaborazione sul nucleare
civile, in base al quale si potranno vendere reattori americani a New Delhi. Il patto
mette fine a trenta anni di embargo statunitense all'India sulle tecnologie atomiche
più avanzate.
Somalia I pirati che si sono impossessati della nave
ucraina, il "Faina", a largo della Somalia minacciano di far saltare in aria la nave
e il suo carico se entro lunedì notte non sarà pagato il riscatto richiesto. Il cargo
trasporta 33 carri armati e altre armi e un equipaggio di venti persone. I pirati
hanno chiesto 20 milioni di dollari di riscatto. Il "Faina" resta guardato a vista
da alcune navi militari americane, e da una keniota, mentre sta sopraggiungendo dal
mediterraneo una flotta NATO che sarà impegnata in attività anti-pirateria.
Zimbabwe In
Zimbabwe, l’accordo per la condivisione del potere, raggiunto faticosamente in settembre
con l’opposizione, rischia di essere messo in discussione dal presidente, Robert Mugabe,
che ha nominato per il suo partito, Zanu-Pf, 14 ministri, fra cui i tre cruciali di
Difesa, Interno e Finanze. (Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra)
Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LII no. 285 E'
possibile ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del
Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del
sito www.radiovaticana.org/italiano.