2008-10-10 14:54:44

Giornata mondiale della Salute Mentale: appello dell'OMS ad aumentare l'assistenza


Uno sforzo congiunto per aumentare i servizi di assistenza sanitaria mentale. Lo chiede il programma dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) anche in occasione della Giornata mondiale della Salute Mentale che ricorre oggi. Un problema, quello dei disturbi psichici, che attraversa tutte le culture, le età e le latitudini del pianeta, come ricorda il messaggio del segretario generale dell’ONU, Ban Ki-moon. Per una panoramica della situazione mondiale sentiamo al microfono di Debora Donnini, il dott. Benedetto Saraceno, direttore del dipartimento di salute mentale e abuso di sostanze dell’OMS:RealAudioMP3

R. – C’è un suicidio ogni 40 secondi, vale a dire che ci sono quasi un milione di suicidi all’anno, e ci sono circa 300 milioni di persone che hanno un problema di salute mentale o di abuso di sostanze. Alcune malattie mentali sono certamente responsabili di importanti disabilità permanenti. Questo evidentemente ha delle conseguenze gravi sia sulla sofferenza delle singole persone, ma anche sulle loro famiglie e le comunità intere.
 
D. – Quali sono i Paesi maggiormente colpiti dai disordini mentali, quelli più sviluppati o quelli più poveri?
 
R. – I disordini mentali colpiscono nella stessa misura i Paesi poveri e i Paesi ricchi. E’ un mito quello che i Paesi poveri non abbiano problemi di salute mentale: basti pensare al fatto che il suicidio ha tassi elevatissimi in Paesi poveri dell’Europa dell’Est, in Cina, in India, in Sri Lanka; se guardiamo poi anche al consumo dell’alcool, questo è un consumo molto comune nei Paesi poveri; così come se guardiamo agli effetti delle guerre e dei conflitti, dei campi rifugiati e ad altri eventi sia naturali che generati dall’uomo, questi creano in Paesi poveri e poverissimi gravissime sofferenze mentali e psichiatriche.
 
D. – C’è un’età in cui maggiormente si manifestano?
 
R. – Certo, ma a seconda di quali malattie. Evidentemente la demenza, cioè l’Alzheimer, colpisce gli anziani mentre la schizofrenia è una malattia che ha un esordio piuttosto giovanile e spesso prima dei vent’anni di età.
 
D. – Cosa si può fare per curare i disordini mentali e che cosa, quindi, l’OMS chiede ai governi?
 
R. – L’OMS chiede ai governi tre cose. La prima è che c’è un legame tra sviluppo, povertà e sofferenza mentale e, quindi, certamente grandi povertà e grandi sottosviluppi sono responsabili di grande sofferenze mentali: la prima cosa è quindi quella di occuparsi del fatto che le popolazioni non debbano essere esposte a queste situazioni di abbandono e di vulnerabilità sociale grave. La seconda cosa è che i servizi di salute mentale e l’intervento sui problemi di salute mentale è estremamente scarso, soprattutto nei Paesi poveri dove non ci sono abbastanza risorse per occuparsi di questi problemi. La terza cosa, infine, è che i governi dovrebbero occuparsi di diminuire le violazioni dei diritti umani che avvengono negli ospedali psichiatrici di tutto il mondo, sia nei Paesi ricchi che nei Paesi poveri.







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