Iraq: 6 cristiani uccisi dagli integralisti musulmani. Appello di mons. Sako
Ennesima giornata di violenze in Iraq. Un poliziotto e un civile sono stati uccisi
e altre tre persone sono state ferite stamani nell'esplosione di un ordigno nella
città di Tellafer. A Baghdad, un parlamentare del blocco sciita è rimasto gravemente
ferito in un attentato che ha ucciso le sue due guardie del corpo. Intanto, a Mosul,
nel nord del Paese, continua il martirio della comunità cristiana. Solo nell’ultima
settimana sono 6 i fedeli barbaramente uccisi dagli integralisiti islamici. Padre
Amer Youkhanna, sacerdote del clero di Mosul, denuncia: “A Mosul è in atto uno sterminio”.
Sulla situazione, Lidya O’Kane ha raccolto la testimonianza dell’arcivesco
di Kirkuk, mons. Louis Sako:
La situazione
è veramente critica nella città di Mosul. Qui i cristiani hanno paura e lasciano la
città. I bambini non possono andare a scuola e gli uomini al lavoro. Ieri, una macchina
circolava nel quartiere Zukar chiedendo ai cristiani di lasciare la città il più presto
possibile. I cristiani si sentono isolati. Dove andare? E’ una crisi che non vede
soluzione. La protezione dei cittadini dipende dal governo iracheno e anche dagli
americani. E’ loro responsabilità. Che cosa fanno? Perché lasciano questi criminali
assassinare o minacciare degli innocenti? I cristiani non vogliono altro che vivere
in pace. Non sono loro, poi, la causa di qualsiasi problema nella città e nel Paese.
Io chiedo a tutti i nostri fratelli e sorelle in Occidente di pregare per loro e di
mostrare anche la loro solidarietà. Pakistan Almeno sette
persone sono rimaste ferite nell’esplosione che questa mattina a devastato una sede
della polizia antiterrorismo di Islamabad. La forte deflagrazione, che ha scosso tutto
il centro della capitale pakistana, è stata provocata da un’auto bomba guidata da
un attentatore suicida. Nella regione del Upper Dir, nel nord-ovest del Paese, un
ordigno piazzato lungo la strada ha ucciso dieci persone, fra cui tre bambini a bordo
di uno scuola bus. Non si ferma quindi l’esclation di attacchi degli integralisti
vicini ad al Qaida, che nel Paese ha provocato la morte di circa 1.300 persone in
poco più di un anno.
Libano È giallo sulla sorte di due giornalisti
statunitensi che da nove giorni hanno fatto perdere le loro tracce in Libano. Secondo
le forze di sicurezza locali Holli Chmela e Taylor Luck avevano in programma un incontro
in Giordania. Ieri, l’ambasciata americana di Beirut ha diffuso un comunicato che
invita a fornire informazioni sui due cittadini scomparsi. Secondo alcune indiscrezioni,
apparse sulla stampa libanese questa mattina, i due si troverebbero ancora nel Paese
dei cedri.
Georgia La Russia ha completato il ritiro delle sue truppe
dalle zone cuscinetto intorno a Ossezia del Sud e Abkhazia, come previsto dall'accordo
raggiunto lo scorso settembre grazie alla mediazione di Nicolas Sarkozy. La Georgia
però esorta Mosca a richiamare i militari alla situazione precedente all’inizio delle
ostilità. Oggi è stata intanto confermata la conferenza internazionale sulla crisi
del Caucaso, che si terrà il 15 ottobre a Ginevra.
Ucraina Mentre
si trovava in Italia per incontri col capo dello Stato Napolitano e il premier Berlusconi,
il presidente ucraino Yushenko - in un messaggio diffuso dalle tv del suo Paese -
ha annunciato lo scioglimento del Parlamento di Kiev e ha indetto elezioni anticipate
per il 7 dicembre. Il governo era di fatto caduto a settembre, con lo sfaldamento
della "coalizione arancione": il partito “Nostra Ucraina” dello stesso Yushenko era
allora uscito dall’esecutivo, dopo che i deputati del blocco Tymoshenko si erano associati
ai filorussi del Partito delle regioni.
Serbia L’ONU accoglie la
richiesta della Serbia di trasferire alla Corte Internazionale di Giustizia il caso
del Kosovo, autoproclamatosi indipendente lo scorso febbraio. Ora toccherà ai giudici
della Corte dell’Aja esprimersi sullo status dell’ex provincia serba.
Cina
– Scandalo latte Almeno 10.700 bambini e neonati sono ancora in ospedale, di
cui otto in gravi condizioni. E purtroppo si registrano nuovi casi di ricoveri. Complessivamente
sono stati oltre 36mila i piccoli che hanno lasciato le case di cura dopo essere stati
sottoposti a controlli sanitari. Il governo però si rifiuta di dare il numero totale
dei bambini ammalati, che dovrebbe aggirarsi sui 94 mila. Molte famiglie hanno denunciato
le ditte produttrici di latte, ma prima che si proceda nei loro confronti si registrano
diverse resistenze dei giudici.
Corea del Nord La Corea del Nord
ha impedito agli ispettori delle Nazioni Unite l'accesso alle strutture del complesso
nucleare di Yongbyon. Lo hanno reso noto fonti dell'Agenzia Internazionale per l'Energia
Atomica (AIEA), secondo cui "agli ispettori è stato detto che per oggi è per loro
vietato l'accesso a Yongbyon, ma sono ancora sul posto, nella zona riservata agli
ospiti''.
Maldive Le Maldive dovranno aspettare il secondo turno
per stabilire il vincitore nelle prime elezioni multipartitiche dell'arcipelago asiatico.
I risultati ufficiali basati sullo scrutinio di due terzi dei seggi mostrano l'anziano
presidente Maumoon Abdul Gayoom in vantaggio rispetto ai suoi avversari, ma non abbastanza
da evitare il ballottaggio. Gayoom, che governa l'arcipeglago da 30 anni, ha ottenuto
il 40% contro il 26% del suo più agguerrito rivale, l'ex prigioniero politico Mohamed
''Anni'' Nasheed.
Sri Lanka Sri Lanka di nuovo sotto attacco. almeno
una persona è morta e altre 3 sono rimaste ferite a Colombo dove una donna kamikaze
si è fatta esplodere. L'attentato, attribuito ai separatisti delle Tigri Tamil, è
avvenuto in prossimità di un tempio buddista e aveva come obiettivo il ministro dell'Agricoltura,
Maithripala Sirisena, che è rimasto illeso. Il viceministro, Siripala Gamlath, è invece
fra i tre feriti. (Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra) Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LII no. 283 E'
possibile ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del
Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del
sito www.radiovaticana.org/italiano.