2008-10-09 16:00:04

Iraq: 6 cristiani uccisi dagli integralisti musulmani. Appello di mons. Sako


Ennesima giornata di violenze in Iraq. Un poliziotto e un civile sono stati uccisi e altre tre persone sono state ferite stamani nell'esplosione di un ordigno nella città di Tellafer. A Baghdad, un parlamentare del blocco sciita è rimasto gravemente ferito in un attentato che ha ucciso le sue due guardie del corpo. Intanto, a Mosul, nel nord del Paese, continua il martirio della comunità cristiana. Solo nell’ultima settimana sono 6 i fedeli barbaramente uccisi dagli integralisiti islamici. Padre Amer Youkhanna, sacerdote del clero di Mosul, denuncia: “A Mosul è in atto uno sterminio”. Sulla situazione, Lidya O’Kane ha raccolto la testimonianza dell’arcivesco di Kirkuk, mons. Louis Sako: RealAudioMP3

La situazione è veramente critica nella città di Mosul. Qui i cristiani hanno paura e lasciano la città. I bambini non possono andare a scuola e gli uomini al lavoro. Ieri, una macchina circolava nel quartiere Zukar chiedendo ai cristiani di lasciare la città il più presto possibile. I cristiani si sentono isolati. Dove andare? E’ una crisi che non vede soluzione. La protezione dei cittadini dipende dal governo iracheno e anche dagli americani. E’ loro responsabilità. Che cosa fanno? Perché lasciano questi criminali assassinare o minacciare degli innocenti? I cristiani non vogliono altro che vivere in pace. Non sono loro, poi, la causa di qualsiasi problema nella città e nel Paese. Io chiedo a tutti i nostri fratelli e sorelle in Occidente di pregare per loro e di mostrare anche la loro solidarietà.
 
Pakistan
Almeno sette persone sono rimaste ferite nell’esplosione che questa mattina a devastato una sede della polizia antiterrorismo di Islamabad. La forte deflagrazione, che ha scosso tutto il centro della capitale pakistana, è stata provocata da un’auto bomba guidata da un attentatore suicida. Nella regione del Upper Dir, nel nord-ovest del Paese, un ordigno piazzato lungo la strada ha ucciso dieci persone, fra cui tre bambini a bordo di uno scuola bus. Non si ferma quindi l’esclation di attacchi degli integralisti vicini ad al Qaida, che nel Paese ha provocato la morte di circa 1.300 persone in poco più di un anno.

Libano
È giallo sulla sorte di due giornalisti statunitensi che da nove giorni hanno fatto perdere le loro tracce in Libano. Secondo le forze di sicurezza locali Holli Chmela e Taylor Luck avevano in programma un incontro in Giordania. Ieri, l’ambasciata americana di Beirut ha diffuso un comunicato che invita a fornire informazioni sui due cittadini scomparsi. Secondo alcune indiscrezioni, apparse sulla stampa libanese questa mattina, i due si troverebbero ancora nel Paese dei cedri.

Georgia
La Russia ha completato il ritiro delle sue truppe dalle zone cuscinetto intorno a Ossezia del Sud e Abkhazia, come previsto dall'accordo raggiunto lo scorso settembre grazie alla mediazione di Nicolas Sarkozy. La Georgia però esorta Mosca a richiamare i militari alla situazione precedente all’inizio delle ostilità. Oggi è stata intanto confermata la conferenza internazionale sulla crisi del Caucaso, che si terrà il 15 ottobre a Ginevra.

Ucraina
Mentre si trovava in Italia per incontri col capo dello Stato Napolitano e il premier Berlusconi, il presidente ucraino Yushenko - in un messaggio diffuso dalle tv del suo Paese - ha annunciato lo scioglimento del Parlamento di Kiev e ha indetto elezioni anticipate per il 7 dicembre. Il governo era di fatto caduto a settembre, con lo sfaldamento della "coalizione arancione": il partito “Nostra Ucraina” dello stesso Yushenko era allora uscito dall’esecutivo, dopo che i deputati del blocco Tymoshenko si erano associati ai filorussi del Partito delle regioni.

Serbia
L’ONU accoglie la richiesta della Serbia di trasferire alla Corte Internazionale di Giustizia il caso del Kosovo, autoproclamatosi indipendente lo scorso febbraio. Ora toccherà ai giudici della Corte dell’Aja esprimersi sullo status dell’ex provincia serba.

Cina – Scandalo latte
Almeno 10.700 bambini e neonati sono ancora in ospedale, di cui otto in gravi condizioni. E purtroppo si registrano nuovi casi di ricoveri. Complessivamente sono stati oltre 36mila i piccoli che hanno lasciato le case di cura dopo essere stati sottoposti a controlli sanitari. Il governo però si rifiuta di dare il numero totale dei bambini ammalati, che dovrebbe aggirarsi sui 94 mila. Molte famiglie hanno denunciato le ditte produttrici di latte, ma prima che si proceda nei loro confronti si registrano diverse resistenze dei giudici.

Corea del Nord
La Corea del Nord ha impedito agli ispettori delle Nazioni Unite l'accesso alle strutture del complesso nucleare di Yongbyon. Lo hanno reso noto fonti dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA), secondo cui "agli ispettori è stato detto che per oggi è per loro vietato l'accesso a Yongbyon, ma sono ancora sul posto, nella zona riservata agli ospiti''.

Maldive
Le Maldive dovranno aspettare il secondo turno per stabilire il vincitore nelle prime elezioni multipartitiche dell'arcipelago asiatico. I risultati ufficiali basati sullo scrutinio di due terzi dei seggi mostrano l'anziano presidente Maumoon Abdul Gayoom in vantaggio rispetto ai suoi avversari, ma non abbastanza da evitare il ballottaggio. Gayoom, che governa l'arcipeglago da 30 anni, ha ottenuto il 40% contro il 26% del suo più agguerrito rivale, l'ex prigioniero politico Mohamed ''Anni'' Nasheed.

Sri Lanka
Sri Lanka di nuovo sotto attacco. almeno una persona è morta e altre 3 sono rimaste ferite a Colombo dove una donna kamikaze si è fatta esplodere. L'attentato, attribuito ai separatisti delle Tigri Tamil, è avvenuto in prossimità di un tempio buddista e aveva come obiettivo il ministro dell'Agricoltura, Maithripala Sirisena, che è rimasto illeso. Il viceministro, Siripala Gamlath, è invece fra i tre feriti. (Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra)
 
 Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LII no. 283
 
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