2008-10-06 16:05:32

Congo: inchiesta della Chiesa locale sulle povertà nel Paese


In Congo-Brazzaville la Chiesa locale ha promosso una indagine sulla povertà nel Paese, che è uno dei maggiore esportatori di petrolio in Africa. Da questa inchiesta, presentata nei giorni scorsi, risulta che le difficoltà maggiori che le persone povere incontrano, riguardano l'accesso all'acqua potabile, all'elettricità e ad un lavoro stabile. L'inchiesta ripresa dall'agenzia Fides, ha stabilito che oltre il 58% dei poveri, vivono uno o più giorni alla settimana senza un pasto; il 91% conserva l'acqua in bidoni e quelli che vivono in zone rurali sono costretti a percorrere fino a 8 chilometri per procurarsi l'acqua potabile; in caso di malattia o di incidente i poveri non hanno i mezzi per curarsi; la dipendenza da parenti e da amici genera un sentimento di solitudine e di esclusione. “I risultati dell'inchiesta sulla povertà sono il segno degli sforzi di lucidità evangelica che la Chiesa intende effettuare per essere sempre più fedele alla sua missione evangelizzatrice, che implica di annunciare e attualizzare il Vangelo nel cuore della rete complessa delle relazioni sociali”. Lo ha detto mons. Lous Portella-Mbuyu, vescovo di Kinkala e Presidente della Conferenza episcopale del Congo, presentando le conclusioni dell’inchiesta. Alla sua realizzazione hanno contribuito Caritas-Congo, la Commissione episcopale per la Giustizia e la Pace, e alcuni partner stranieri, tra cui Caritas-Francia, Caritas Relief Service-Caritas USA, Misereor. Con questa indagine la Chiesa intende apportare un contributo al cosiddetto Processo Nazionale Strategico di Riduzione della Povertà. La ricerca è stata effettuata intervistando 80.728 congolesi, pari a 12.908 famiglie, di questi 30.082 (4.980 famiglie) sono tra i più poveri. Lo studio si è quindi focalizzato sulla situazione di queste persone. “La mancanza di lavoro è il fattore chiave dell'esclusione sociale. L'inquietudine è molto forte tra le giovani generazioni, perché l'avvenire non sembra promettere grandi aspettative” dice tra l’altro l’inchiesta. “Per noi, Chiesa e uomini di buona volontà – ha detto mons. Portella-Mbuvu - questo rapporto ci interpella. Dobbiamo rinnovare la nostra opzione preferenziale per i poveri e fare della lotta alla povertà un asse prioritario del nostro impegno pastorale”. (A.M.)







All the contents on this site are copyrighted ©.