2008-10-04 15:35:03

Le ONG cattoliche migliorano la loro collaborazione internazionale: intervista con Johan Ketelers


Dopo lo scioglimento della Conferenza delle organizzazioni internazionali cattoliche, avvenuto nei mesi scorsi, le ONG di ispirazione cattolica si sono ora riunite in un Forum. Si tratta di un processo di collaborazione avviato già nel novembre 2007, quando un centinaio di ONG cattoliche si riunirono a Roma su iniziativa della Santa Sede. “Il Forum – afferma il suo presidente, Johan Ketelers in un articolo pubblicato oggi da L’Osservatore Romano – non è solo una struttura che va a sostituire quella precedente” perché si è fatto in modo che la sua creazione fosse “un processo dinamico, piuttosto che un’identità istituzionale”. E aggiunge: “L'istituzione di questo Forum non va intesa tanto come cambiamento strutturale, ma piuttosto come volontà di tracciare nuove strade per la creazione di una migliore rete di contatti fra le organizzazioni”. Ma ascoltiamo ora lo stesso Johan Ketelers, al microfono di Tracey McClure:RealAudioMP3

R. – Penso sia importantissimo cambiare mentalità oggi, vedendo il mondo che si sta evolvendo in una certa direzione, che non è la direzione della dignità della persona umana. Bisognerebbe focalizzarsi di nuovo sulla dignità dell’umanità, della persona umana, sul benessere e anche sulla coesione sociale, che è quella che manca di più. Lo si vede a tanti livelli: non vediamo più questo interesse, si vede il mondo più a livello finanziario, di profitto. E’ questo quello che ci interessa. Penso che le organizzazioni cattoliche o di ispirazione cattolica abbiano lavorato già tanti anni su questo e abbiano capito adesso che hanno bisogno di mettersi insieme per avere un maggiore e migliore impatto sulle decisioni che vengono prese dalla Nazioni Unite e da tutte le organizzazioni intergovernative.

 
D. – Come avviene la collaborazione nel Forum?

 
R. – Già abbiamo l’abitudine come organizzazioni di lavorare in rete. Siamo collegati a tante altre organizzazioni, siamo abituati al dialogo con loro, per vedere ciò che possiamo fare. Penso che dopo 50, 60 anni, per alcune di queste organizzazioni sia il momento giusto di vedere come possiamo portare insieme questa identità cattolica o l’identità cristiana di ispirazione cattolica, per andare molto di più verso quella che è la cosa principale per noi: il rispetto della dignità umana.

 
D. – Questo volete farlo anche presso l’ONU...

 
R. – Si fa a tutti i livelli intergovernativi, secondo i diversi calendari. Le organizzazioni hanno vissuto per 50, 60 anni, lavorando su questo, in modo più o meno separato, perché specializzati, uno sulla povertà, l’altro sullo sviluppo, il terzo sulle migrazioni e così via. Quello che è importante vedere è che ci sono degli elementi comuni nelle diverse posizioni. Ed infatti il lavoro di riorganizzazione è stato sempre, secondo la tradizione della Dottrina sociale della Chiesa, quello di accompagnare. E’ un accompagnamento della gente più vulnerabile o che si trova in grande povertà.

 
D. – L'intenzione è quella di portare la voce cristiana nelle società, nel mondo, a livello pubblico...

 
R. – Fa parte della responsabilità dei laici, fa parte della responsabilità delle organizzazioni, per cui sono state fondate, e vogliamo chiaramente percorrere questa strada insieme.

 
D. – Dove andrà adesso il Forum?

 
R. – Quando ci siamo riuniti la prima volta, nel 2007, l’anno scorso, si sono visti tanti diversi attori: non solo le ONG, ma anche i rappresentanti della Segreteria di Stato, i rappresentanti dei diversi dicasteri e i nunzi apostolici che operano presso gli uffici ONU e le altre istituzioni internazionali. Abbiamo fatto una riflessione insieme su quelle che sono le strade da percorrere. Non possiamo dire oggi che ci siano delle definizioni chiare, ma la volontà è presente. Vogliamo entrare in questo discorso nei prossimi due anni, 2009-2010, quando faremo un altro Forum. Quest’altro Forum dovrebbe decidere quella che sarà la configurazione e la metodologia di lavoro. Vogliamo avere uno scambio anche sui diversi temi di lavoro, che abbiamo trattato durante gli ultimi due anni.







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