Il cardinale Ouellet denuncia l'imposizione dell’etica di Stato nel Québec
In Québec, un tempo roccaforte cattolica in Nord America, è stato inserito nei programmi
scolastici l’insegnamento di una nuova materia: etica e cultura delle religioni. Una
sorta di etica di Stato impartita obbligatoriamente dall’asilo alle superiori. Nel
silenzio dell’opinione pubblica il cardinale Marc Ouellet, arcivescovo di Québec e
primate del Canada, ha reagito pubblicamente dichiarando che la Chiesa cattolica in
Québec è in crisi profonda. “La pratica religiosa col tempo è venuta a mancare di
profondità – ha spiegato il porporato in un’intervista su Avvenire – riducendosi a
una forma osservata da tutti, a un’abitudine che andava dimenticando la sua ragione
fondante”. “ Tra gli intellettuali e nei media – ha continuato- è cresciuto, a partire
dagli anni Sessanta, un fronte laicista fortemente anticattolico, in un mix di pensiero
debole, relativismo e semplice avversione alla Chiesa, in un divorzio tra cultura
francofona e cristianesimo”. Il nuovo corso è incentrato sulle religioni più diffuse
e su un dibattito su temi etici come l’aborto. I docenti devono essere rigorosamente
neutrali. “È la dittatura del relativismo applicata a partire dalla scuola materna
– ha dichiarato il cardinale – religioni ed etica devono essere oggetto di un continuo
dibattito, insomma nulla è vero, tutto è relativo. Assistiamo all’entrata in scena
di un etica di Stato obbligatoria, anche nelle scuola confessionali, ma lo Stato deve
occuparsi di convivenza civile, di tolleranza, non può imporre una sua etica, sostituendosi
all’apporto che viene dalle confessioni religiose”. Una scuola cattolica di Montreal
ha già avanzato ricorso per incostituzionalità alla Corte superiore del Québec. “Sono
visibili gli effetti del vuoto spirituale che si è creato – ha concluso – i giovani
non si sposano, le coppie conviventi hanno superato quelle sposate, si vive alla giornata,
il tasso di natalità è bassissimo, quello degli aborti molto alto, e quello dei suicidi
giovanili fra i più elevati del Nord America”. (V.V.)