Nobel alternativo: premiati quanti offrono una risposta alle sfide di oggi
Il premio Right Livelihood (guadagnarsi da vivere nel modo giusto) conosciuto come
“Nobel alternativo” è nato nel 1980 grazie al filantropo Jakob von Uexkull con lo
scopo di “onorare e sostenere quelli che in modo pratico offrono risposte esemplari
alle più urgenti sfide di oggi”. Per quest’anno, come riporta l’agenzia Misna, sono
stati messi a disposizione 210 mila euro per ogni vincitore che saranno consegnati
durante la cerimonia di premiazione, l'8 dicembre a Stoccolma. Cinque gli ambiti nei
quali i vincitori si sono distinti: il diritto alla terra, la pace e la partecipazione
politica, la lotta alle violenze contro le donne e l’impegno per un’informazione libera
e democratica. Tra i premiati, scelti tra 91 candidati segnalati provenienti da 44
nazioni, c’è una coppia indiana che da anni lavora per il diritto alla terra dei dalit,
"i fuori casta", e dei poveri, contro gli abusi dei latifondisti e delle compagnie
multinazionali. Un riconoscimento è andato ad una donna somala che ha sostenuto “a
rischio della vita la partecipazione femminile nella pace e la riconciliazione” del
Paese africano, fondando un’associazione per mobilizzare le donne a promuovere il
dialogo tra i clan tradizionali. Premiata anche la ginecologa tedesca Monika Hauser,
fondatrice di Medica Mondiale, organizzazione medico-sociale dedicata all’aiuto di
donne e ragazze vittime della violenza sessuale nelle zone di guerra di tutto il mondo,
con attività anche in Afghanistan e nella Repubblica Democratica del Congo. Infine
il lavoro della giornalista americana Ami Goodman, conduttrice del programma radiofonico
e televisivo ‘Democracy Now’, è stato ugualmente riconosciuto per “aver sviluppato
un modello di giornalismo politico indipendente che porta a milioni di persone voci
alternative spesso escluse dai grandi media”.(B.C.)