Crisi alimentare in Kenya: la Chiesa chiede un intervento del governo
In Kenya, a Chiesa cattolica ha espresso preoccupazione per gli oltre cinque milioni
di persone, quasi il 10% della popolazione nazionale, che a causa di inflazione e
siccità non dispongono di cibo a sufficienza. Ha anche invitato il governo ad adottare
con urgenza adeguate iniziative. “Servono leggi e politiche in grado di migliorare
le condizioni dei poveri, ovvero della maggioranza di questo Paese” ha detto l’arcivescovodi
Nyeri, mons. Peter Kairo, presidente della Commissione giustizia e pace della conferenza
episcopale keniana, in un messaggio rilanciato dal 'Catholic information service for
Africa' (Cisa). Le violenze seguite alle elezioni dello scorso dicembre, la siccità,
la crisi economica internazionale e l’inflazione – riferisce l’agenzia Misna - hanno
contribuito, secondo il presule, all’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità,
alla loro reale disponibilità e di conseguenza al peggioramento delle condizioni vita.
“E’ riprovevole – ha detto l’arcivescovo - che, nonostante i problemi della nostra
economia, si registrino profitti super-elevati i cui benefici raramente raggiungono
la popolazione”. A farne le spese - ha aggiunto - sono soprattutto gli sfollati che
affollano i campi profughi o che vivono nei quartieri degradati della capitale. (A.L.)