L'Unione Europea condanna le violenze anticristiane in India
Dalla complessità di tematiche al centro del vertice Unione Europea-India, tenutosi
oggi a Marsiglia, è emersa anche la questione della sicurezza dei cristiani nel Paese
asiatico. L’Unione Europea ha espresso “la propria condanna per i recenti attacchi
contro i cristiani in Orissa e nel distretto di Kandhamal”. Si stima siano stati almeno
37 i cristiani uccisi in seguito a violenze condotte da estremisti indù. Si deve garantire
- si legge nella risoluzione presentata dall’Unione Europea - “un’immediata assistenza
e supporto alle vittime”. E’ anche urgente – si sottolinea nel testo - “che tutti
i responsabili delle violenze vengano rapidamente assicurati alla giustizia”. Per
il vicepresidente del Parlamento Europeo, Mario Mauro, la difesa della libertà religiosa
nel mondo è un obiettivo prioritario: “sulla libertà religiosa – spiega – si fonda
una democrazia”. Per tutelare questo diritto, il Parlamento europeo aveva già approvato
il 15 novembre dello scorso anno una risoluzione che condanna tutti gli atti di violenza
contro le comunità cristiane chiedendo ai governi dei Paesi, teatro di persecuzioni,
di prevedere garanzie adeguate ed effettive nel campo della libertà religiosa. Al
vertice odierno di Marsiglia l’India è stata rappresentata dal primo ministro Manmohan
Singh e l’Unione Europea dal presidente della Repubblica francese, Nicolas Sarkozy.
Il summit è stato anche l’occasione per affrontare grandi temi su scala planetaria,
come ad esempio il clima, l’energia e la situazione alimentare mondiale. (A.L.)