2008-09-29 14:20:45

"L'abolizione della pena capitale, grande scelta di vita": così il cardinale Martino al Congresso promosso dalla Comunità di Sant'Egidio


L’abolizione della pena di morte è “una grande scelta di vita”: è quanto afferma il cardinale Renato Martino, presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, in un messaggio al terzo Congresso internazionale dei ministri della Giustizia che si è svolto oggi a Roma sul tema: “Dalla moratoria all’abolizione della pena capitale”. Il porporato sottolinea che la pena capitale è “uno strumento che sempre più rivela non solo la sua contrarietà ai grandi valori cristiani che sottostanno ai diritti universali dell’uomo, ma anche la sua totale inefficacia”. Al Congresso, promosso dalla Comunità di Sant’Egidio, è intervenuto l’arcivescovo Agostino Marchetto, segretario del Pontificio Consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti. Ce ne parla Isabella Piro:RealAudioMP3
“La pena di morte non è mai necessaria, neanche di fronte a crimini orrendi o al genocidio”: lo ha ribadito con forza mons. Marchetto, ricordando che “la Chiesa cattolica guarda con estremo favore e con grande speranza alla mobilitazione internazionale” per l’abolizione della pena capitale. Una pena definita “senza appello e senza funzione di riabilitazione del condannato”. La moratoria appare quindi, ha continuato il presule, “come il primo passo necessario per quei Paesi che hanno bisogno di dotarsi di strumenti del diritto appropriati e di offrire radici più profonde o anche inedite, ad una cultura della vita”.
 
Quindi, mons. Marchetto ha citato l’Africa, ricordando che in quel continente i Paesi abolizionisti sono arrivati a 13, mentre sono 23 quelli che applicano una moratoria de facto. Una “porzione significativa, forse decisiva” dei 141 Paesi al mondo esenti dalla pena capitale, ha detto il presule, ribadendo che il movimento abolizionista “deve e può divenire una conquista stabile, oltre l’instabilità politica”.
 
Il presule ha poi aggiunto che “la Chiesa difende da sempre la sacralità della vita umana, dal concepimento fino alla morte naturale, come valore universale”. Di fronte a questa “acquisizione della coscienza”, allora, “la pena di morte appare sempre più strumento inaccettabile, prima ancora che inutile e dannoso”. E poiché il progetto divino è quello di una “civiltà dell’amore e della vita”, i cristiani – ha continuato mons. Marchetto - non possono accettare che “sia negata all’uomo la speranza della redenzione”. Chi ha commesso un crimine, per quanto efferato, deve avere la possibilità “di essere perdonato, pur subendo una grave pena riparatrice, e vivere nella speranza”, perché i cristiani “non possono non credere nella forza e nella grazia del pentimento, che trasforma il cuore e la vita”. L'arcivescovo ha rivolto infine un plauso particolare alla Comunità di Sant'Egidio per il suo "lavoro costante, capillare, a livello internazionale, volto a favorire, presso le istituzioni, i governi e l’opinione pubblica e le persone comuni, una sensibilità più aperta alle esigenze di una giustizia 'che va oltre', rispettosa cioè della vita umana, anche dei condannati”.
 
E durante il Congresso è stato lanciato un nuovo forte appello a passare dalla moratoria universale della pena capitale, approvata l’anno scorso all’ONU, all’abolizione. Oggi è stata anche l’occasione per chiedere di fermare un’esecuzione prevista a breve negli Stati Uniti. Il servizio di Francesca Sabatinelli:RealAudioMP3

Si salvi la vita a Troy Davis, la sua esecuzione sarebbe un’ennesima ferita alla giustizia e una vergogna. A lanciare l’appello per un afroamericano condannato a morte negli Stati Uniti, per un delitto del quale non esistono né prove né testimoni, è la comunità di Sant’Egidio che continua la sua lotta contro la pena capitale, a meno di un anno dall’approvazione all’ONU della risoluzione per una moratoria nell’uso della pena di morte. Sant’Egidio parla attraverso il III Congresso internazionale dei ministri della Giustizia: rappresentanti di 16 Paesi riuniti a Roma per un confronto che, si spera, possa portare ad un allargamento del fronte delle Nazioni che hanno eliminato le esecuzioni dai loro ordinamenti giuridici. Ad oggi sono 62 quelle che mantengono la pena di morte, 135 quelle che l’hanno abolita nella legge o nella pratica. Un mondo senza pena di morte è possibile, spiega Mario Marazziti, portavoce di Sant’Egidio, e non è meno sicuro. Un messaggio che, dice, viene affidato a uomini e donne coraggiosi. Ascoltiamo Marazziti:
 
R. – Questi uomini e donne coraggiosi sono anche uomini e donne nei governi, ministri della giustizia, nelle corti supreme di giustizia. E’ una contaminazione, è un lavoro che noi facciamo anche di aiuto nell’iniziativa parlamentare, anche per far capire che le difficoltà di un Paese per abolire la pena di morte non sono tanto differenti da quelle di chi ha fatto questo percorso ed oggi ha una forma più alta di giustizia e non vede l’aumento del crimine.
 
D. – E’ passato meno di un anno dall’approvazione della moratoria. Adesso, che cosa ci aspetta nei prossimi mesi? Traguardi, forse, ancora più difficili?
 
R. – Adesso, all’ONU, a novembre e dicembre ci sarà una risoluzione che riafferma quella dello scorso anno, che chiede intanto più pubblicità, più comunicazione, più nitidezza su questo percorso perché è contenuto nel primo rapporto sulla pena di morte che il segretario generale dell’ONU ha fatto, il 15 settembre. Direi che si va verso il fatto che ogni due anni ci sarà un grande dibattito, culturale, civile, politico, che porterà, progressivamente, a restringere il numero dei Paesi che usano la pena capitale e a far aumentare il numero dei Paesi che firmeranno il secondo protocollo opzionale alla convenzione per i diritti civili e politici, che è l’unico documento abolizionista vincolante e che alcuni Paesi hanno firmato ma non ancora ratificato. In sintesi: diminuisce lo spazio culturale per la pena di morte, si comincia ad immaginare un mondo in cui non si usa più questa scorciatoia militare che copre, a volte, il fatto che non si risolvono tanti problemi sociali.







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