Invochiamo con fiducia l'aiuto e la protezione degli Angeli: così il Papa nel saluto
di congedo alle comunità civili e religiose di Castel Gandolfo. Domani il rientro
in Vaticano
Il Papa ha incontrato questa mattina le comunità religiose e civili di Castel Gandolfo
per il tradizionale saluto di congedo al termine del periodo trascorso nella sua residenza
estiva nella cittadina laziale. Nel pomeriggio il saluto ai dipendenti delle Ville
Pontificie. Domani il rientro in Vaticano. L’incontro, che si è svolto nella festa
dei Santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele, ha dato l’occasione al Pontefice
di invitare i fedeli a invocare con fiducia l’aiuto degli Angeli. Il servizio di Sergio
Centofanti. Il
Papa ringrazia di cuore le comunità religiose e civili nonché la popolazione di Castel
Gandolfo per l’accoglienza ricevuta in questi mesi estivi. Benedetto XVI si era trasferito
nella cittadina laziale il 2 luglio scorso – come ha detto ieri all’Angelus - per
avere la possibilità di riposare e lavorare meglio nei mesi più caldi. Il suo grazie
è andato anche alle varie forze di sicurezza e agli avieri del 31° stormo dell’Aeronautica
Militare per gli spostamenti in elicottero e in aereo. Cogliendo poi lo spunto dell’odierna
Festa dei Santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele, ha ricordato che ognuno di
loro svolge “una peculiare missione nella storia della salvezza”: “Cari
fratelli e sorelle, invochiamo con fiducia il loro aiuto, come pure la protezione
degli Angeli custodi, la cui festa celebreremo fra qualche giorno, il 2 ottobre. L’invisibile
presenza di questi Spiriti beati ci è di grande aiuto e conforto: essi camminano al
nostro fianco e ci proteggono in ogni circostanza, ci difendono dai pericoli e ad
essi possiamo ricorrere in ogni momento”.
“Molti
santi – ha proseguito il Papa - intrattenevano con gli Angeli un rapporto di vera
amicizia, e numerosi sono gli episodi che testimoniano la loro assistenza in particolari
occasioni”:
“Gli Angeli vengono inviati da Dio
‘a servire coloro che erediteranno la salvezza’, come ricorda la Lettera agli Ebrei
(1,14), e pertanto ci sono di valido ausilio nel pellegrinaggio terreno verso la Patria
celeste”.