2008-09-29 20:25:44

India. In Orissa uccisi altri 3 cristiani. L'Ue condanna le violenze


Ancora violenze contro i cristiani in India: i corpi senza vita di tre persone sono stati trovati ieri nel fiume vicino a Kandhamal, il distretto che è divenuto da oltre un mese l’epicentro delle violenze contro i cristiani in Orissa. I corpi sono quelli di una coppia e di una donna che nei giorni scorsi erano scomparsi dopo aver distribuito vaccini a un villaggio vicino. Un sacerdote che si trova in quella zona ha inoltre riferito all’agenzia AsiaNews che gli attacchi rientrano in un preciso piano anticristiano condotto da estremisti indù. “I fuoricasta e tribali cristiani – ha spiegato il sacerdote - vengono minacciati se non si convertono all’induismo”. “I cristiani – ha aggiunto - devono firmare un documento nel quale si afferma che la loro riconversione è avvenuta in piena libertà; se non accettano di firmare, sono torturati e uccisi”. Se diventano indù – ha precisato il sacerdote - sono costretti comunque a pagare una multa”. “Come segno di conversione, devono anche distruggere statue cristiane, assaltare chiese e perfino uccidere altri cristiani che resistono alla riconversione”. I cristiani che rifiutano la conversione sono fuggiti nelle foreste o nei campi di rifugio. Vi sono circa 25 mila persone in 17 campi. “Le violenze – ha precisato inoltre il sacerdote - avvengono alla luce del giorno, nelle città, sulle strade principali, senza che la polizia intervenga”. Sostegno alla Chiesa indiana è stato espresso infine dai vescovi dell’intero Continente asiatico: “Preghiamo il Dio dell’amore e della pace, attraverso l’intercessione della Beata Vergine Maria, affinché la violenza possa fermarsi”. Nel messaggio i presuli lanciano infine un forte appello alle autorità del governo indiano perché fermino le aggressioni e condannino i responsabili”. (A.L.)



Dalla complessità di tematiche al centro del vertice Unione Europea-India, tenutosi oggi a Marsiglia, è emersa anche la questione della sicurezza dei cristiani nel Paese asiatico. L’Unione Europea ha espresso “la propria condanna per i recenti attacchi contro i cristiani in Orissa e nel distretto di Kandhamal”. Si stima siano stati almeno 37 i cristiani uccisi in seguito a violenze condotte da estremisti indù. Si deve garantire - si legge nella risoluzione presentata dall’Unione Europea - “un’immediata assistenza e supporto alle vittime”. E’ anche urgente – si sottolinea nel testo - “che tutti i responsabili delle violenze vengano rapidamente assicurati alla giustizia”. Per il vicepresidente del Parlamento Europeo, Mario Mauro, la difesa della libertà religiosa nel mondo è un obiettivo prioritario: “sulla libertà religiosa – spiega – si fonda una democrazia”. Per tutelare questo diritto, il Parlamento europeo aveva già approvato il 15 novembre dello scorso anno una risoluzione che condanna tutti gli atti di violenza contro le comunità cristiane chiedendo ai governi dei Paesi, teatro di persecuzioni, di prevedere garanzie adeguate ed effettive nel campo della libertà religiosa. Al vertice odierno di Marsiglia l’India è stata rappresentata dal primo ministro Manmohan Singh e l’Unione Europea dal presidente della Repubblica francese, Nicolas Sarkozy. Il summit è stato anche l’occasione per affrontare grandi temi su scala planetaria, come ad esempio il clima, l’energia e la situazione alimentare mondiale. (A.L.)







All the contents on this site are copyrighted ©.