La Gendarmeria vaticana festeggia il Patrono San Michele Arcangelo
La Gendarmeria vaticana, oggi pomeriggio presso le Ville Pontificie di Castel Gandolfo,
festeggia il proprio Patrono, San Michele Arcangelo, con una Messa, un concerto e
la cerimonia della consegna del nuovo Stendardo del Corpo. Al termine della manifestazione
è previsto un breve saluto del Papa. Nell’occasione sarà divulgato il nuovo Regolamento
organico di disciplina per il Corpo e verrà ufficialmente sancito l’ingresso dello
Stato della Città del Vaticano ad Interpol. Ma sugli eventi di questo pomeriggio ascoltiamo,
al microfono di Philippa Hitchen, il cardinale Giovanni Lajolo, presidente
del Governatorato:
La manifestazione
inizierà con la celebrazione di una Messa e al termine della Messa verrà benedetto
lo Stendardo che sarà consegnato ai gendarmi; lo stendardo è il simbolo visibile dell’unità
e dell’impegno che questi uomini, padri di famiglia, hanno qui al servizio del Papa.
Avremo il piacere di avere con noi, al termine della cerimonia, anche il cardinale
segretario di Stato e il sostituto della Segreteria di Stato, e poi, coronamento di
questa cerimonia, sarà la presenza del Papa che scenderà tra di noi. Il Papa rivolgerà
a noi, confidiamo, due brevi parole di incoraggiamento e la Sua benedizione, perché
il servizio dei gendarmi è un servizio altamente motivato, non solo per la tutela
dell’ordine e per la sicurezza dei cittadini, ma anzitutto per la tutela della sacra
persona del Sommo Pontefice, perché all’interno del Palazzo vaticano il Papa è tutelato
dalla Guardia Svizzera, ma al di fuori, nello Stato del Vaticano e ancora di più al
di fuori del Vaticano, chi tutela la sacra persona del Sommo Pontefice sono i gendarmi,
che lo seguono sempre in tutti i viaggi internazionali. E’ un lavoro che richiede
professionalità, impegno fisico e intellettuale ogni giorno, e richiede anche una
motivazione spirituale, perché loro sanno che sono al servizio della Chiesa e del
Papa.