Austria: il vescovo di Graz chiede più impegno per la vita
Sarà istituito un fondo per le donne in attesa. Lo ha annunciato nei giorni scorsi
mons. Egon Kapellari, vescovo della diocesi di Graz, in Austria. Il denaro, inizialmente
50.000 euro all'anno, rappresenta "un frutto concreto dell'«Anno per la vita» in Stiria",
ha affermato il presule nel discorso d'inaugurazione della settimana delle parrocchie
della diocesi di Graz-Seckau, pronunciato presso il castello di Seggau. Il vescovo
ha ricordato il messaggio della Giornata dei cattolici mitteleuropei del 2004 a Mariazell:
"I cristiani sono amici della vita nata e non ancora nata, di quella sviluppata e
di quella con disabilità, della vita che finisce e di quella eterna", ha aggiunto,
ricordando che nonostante quanto già fatto per la tutela e la promozione della vita,
"con l'iniziativa «Anno per la vita» si è voluto intensificare ulteriormente gli sforzi".
Nel suo intervento, Kapellari ha menzionato anche il problema della crisi delle vocazioni
e della discussione sul celibato. "Non intendo minimizzare i problemi e rispetto il
parere di chi invoca modifiche alle condizioni di ammissione al sacramento dell'Ordine",
ha detto, sottolineando al contempo che "riflettere profondamente sul celibato e sulla
vita dedicata a Dio rappresenta una sfida proprio nell'era attuale del mondo occidentale".
"Questo celibato è un segno di fedeltà e di trascendenza dal mondo all'interno di
una società sconvolta dalla disintegrazione di numerose unioni nel matrimonio e nella
famiglia", ha spiegato, invitando a considerare l'opposizione alle proposte di abolire
il celibato sacerdotale "come un comportamento istintivamente profetico della Chiesa
universale nei confronti dello spirito dei tempi". (V.V.)