Appello dell'ONU all'Europa per l'accoglienza dei profughi iracheni
La protezione e l’accoglienza dei rifugiati costretti alla fuga da Paesi in guerra
deve essere una priorità per la comunità internazionale. A ribadirlo l’Alto Commissariato
delle Nazioni Unite per i Rifugiati (ACNUR) che, informa l’agenzia Fides, ha sollecitato
i Ministri della Giustizia e degli Affari Interni dell’Unione Europea, a riaffermare
il loro impegno nell’accoglienza protezione dei rifugiati iracheni e ad accordarsi
sull’istituzione di un programma comune di reinsediamento. Nel 2007, 38.500 iracheni
hanno fatto richiesta di asilo nei 27 Stati membri dell’UE. Si stima che oltre 2 milioni
di iracheni vivano oggi in Siria, Giordania e altri Paesi della regione. L’auspicio
dell’ACNUR è che queste persone possano far ritorno a casa a più presto, ma dal momento
che mancano le condizioni di stabilità e sicurezza necessarie, si chiede ai Paesi
di asilo di estendere la protezione anche ai profughi provenienti dall’Iraq centro-meridionale
e di evitare qualsiasi rimpatrio forzato. Tra i rifugiati, inoltre, si contano numerosi
cristiani. La situazione è grave a Mosul, a Baghdad e Bassora, dove le comunità cristiane
continuano a essere oggetto di minacce e violenza. I pochi cristiani rimasti a Mosul
stanno organizzandosi per spostarsi in altre regioni o all'estero. Molti fuggono in
direzione della provincia autonoma del Kurdistan. Intanto l’assistenza umanitaria
si fa più gravosa, mentre la situazione generale del Paese non accenna a migliorare.
(V.V.)