Si apre a Bucarest l’Incontro europeo dei delegati per la pastorale universitaria
Si apre oggi a Bucarest l’incontro europeo annuale dei direttori nazionali di pastorale
universitaria promosso dal CCEE, il Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa.
Durante il meeting, che si concluderà domenica, saranno presentate le singole situazioni
delle pastorali universitarie europee con una particolare attenzione per la Romania,
Paese che ospita l’ incontro. Il servizio di Marina Tomarro:
Un
meeting per capire come camminare insieme agli universitari ed aiutarli ad essere
cristiani nelle università. È il tema dell’Incontro europeo dei delegati di pastorale
universitaria che si svolge a Bucarest. E tra gli argomenti affrontati si discuterà
in particolare dei lavori di preparazione della VII Giornata europea degli universitari,
che si terrà nel marzo 2009 e dell'Incontro europeo degli studenti universitari, che
avrà luogo a Roma dal 30 luglio al 2 agosto 2009. Mons. Lorenzo Leuzzi,
segretario della Commissione "Catechesi, scuola, università” del CCEE: “A
Bucarest sono rappresentate 31 Conferenze episcopali. E’ questo il segno di un cammino,
anzitutto di attenzione verso la dimensione europea, ma sottolinea anche che qualcosa
si sta movendo a livello di Conferenze episcopali nazionali e non solo in quelle Conferenze
episcopali già organizzate da tempo, ma anche in molte Conferenze episcopali che in
questi anni hanno iniziato il loro cammino. Questo favorisce evidentemente anche il
desiderio di camminare insieme e soprattutto di fare rete insieme, perché si tratta
oggi di servire un mondo universitario che è sempre più in mobilità. Lo scambio e
la collaborazione tra le diverse cappellanie universitarie, tra le diverse diocesi
diventano, quindi, un servizio sempre più importante per la vita degli studenti”.
E' la prima volta che l’incontro ospiterà anche
i rappresentanti di diversi movimenti e associazioni ecclesiali. Ma in che modo si
inseriscono nelle iniziative della pastorale universitaria? Ancora mons.
Leuzzi:
“Credo che i movimenti, le associazioni
e i gruppi ecclesiastici siano già presenti nella pastorale universitaria. Si tratta
di un grande momento di comunione e questo perché la pastorale universitaria ha veramente
bisogno di una sempre maggiore convergenza, e soprattutto di una dimensione ecclesiale,
perché non ci può essere un vero annuncio del Vangelo se non c’è una vera esperienza
ecclesiale”.