Mons. Fisichella al convegno su fede e ragione: "scienza libera, non libertaria"
“La scienza, per definizione, è conoscenza certa”, ed è “una conquista positiva dell’uomo”,
che permette di rendere “la vita più umana”. Lo ha detto mons. Rino Fisichella, presidente
della Pontificia Accademia della Vita e rettore dell’Università Lateranense, nel discorso
di apertura al convegno su “L’importanza della scienza oggi. Fede e ragione sul banco
di prova” in corso a Roma presso la Pontificia Università Gregoriana. “Il problema
non è la scienza in quanto tale, ma l’uso che si fa delle sue scoperte”. La conoscenza
- riferisce l'agenzia Sir - anche “la più critica e la più precisa” – ha affermato
mons. Fisichella – deve “porre l’uomo al centro del suo investigare”. “La ricerca
della verità, che piaccia o no, è lo scopo di ogni ricerca scientifica”. La scienza
deve cercare “la verità piena sull’uomo”. E, come ha detto Benedetto XVI a Parigi,
“la cultura è segnata dal quaerere Deum, dalla ricerca di Dio”. I teologi sono, dunque,
“a favore della scienza”, che deve “procedere libera nella ricerca, ma non libertaria
nelle conquiste”. “La fede – ha concluso il presule - non annulla la ragione né umilia
la scienza”, ma è una “compagna di viaggio nella ricerca permanente di senso che caratterizza
la vita di ogni persona”. (R.P.)