2008-09-26 14:36:24

Bush sulla crisi finanziaria: "c'è bisogno di agire in fretta"


C'e' bisogno del piano di salvataggio". Bisogna "muoversi in fretta". È l’appello lanciato poco fa dal presidente americano Bush, per spingere il Congresso ad approvare il piano anti-crisi da 700 miliardi di dollari, dopo la battuta d'arresto di ieri e rassicurare gli americani, ai quali dice: "Riusciremo a far passare il piano". Un appello, quello del presidente, che segue il nulla di fatto della riunione di ieri con Obama e Mc Cain. Ma sulla posizione dei due candidati presidenziali riguardo al piano, ascoltiamo Paolo Mastrolilli, responsabile esteri del TG1 rai, intervistato da Giada Aquilino. 00:00:48:55

R. - Il problema che ha McCain, che ha manifestato durante il vertice di ieri sera alla Casa Bianca con il presidente Bush, è appunto l’impiego di questa enorme quantità di soldi per salvare, in sostanza, delle agenzie di Wall Street che hanno sbagliato la loro politica nella gestione dei propri affari. E naturalmente la base repubblicana, soprattutto quella più conservatrice, quella più liberista, più favorevole all’economia di mercato, non condivide questo genere di interventi dello Stato nell’economia. Il discorso per Obama è simile, per certi versi, ma lui si preoccupa anche del fatto, intanto che questo piano funzioni, e poi che molti americani che stanno soffrendo per questa crisi economica, che stanno perdendo le loro case, forse non vedranno i benefici, mentre invece i ricchi imprenditori di Wall Street verranno salvati dall’intervento dello Stato.

 
Sulla crisi finanziaria mondiale è intervenuto ieri, con toni altrettanto drammatici, anche il presidente francese Nicolas Sarkozy. Il servizio da Parigi di Francesca Pierantozzi.00:01:00:38

“La crisi finanziaria è grave, durerà, è un naufragio”, ha detto ieri sera Nicolas Sarkozy in un attesissimo discorso a Tolone. Il presidente francese e presidente di turno dell’Europa ha annunciato conseguenze sulla crescita, l’occupazione e il potere d’acquisto, ed è andato anche oltre: “occorre rivedere tutto il sistema monetario finanziario mondiale”, ha detto. Sarkozy ha puntato il dito contro i responsabili, che dovrebbero essere sanzionati almeno finanziariamente; all’Europa - e implicitamente anche alla Banca Centrale Europea – Sarkozy ha chiesto di mettere da parte i dogmi. “Chiedo all’Europa” - ha detto Sarkozy - “di riflettere sulla sua capacità a far fronte all’emergenza, di ripensare le sue regole e i suoi principi sulla base di quello che sta succedendo nel mondo”. Ai francesi, il presidente ha assicurato che non ci saranno aumenti delle tasse, e che, qualsiasi cosa succeda, così ha detto, “lo Stato garantirà la sicurezza e la continuità del sistema bancario e finanziario francese”.







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