Per la prima volta un rabbino parlerà al Sinodo dei vescovi sulla Parola
Per la prima volta nella storia della Chiesa un esponente della religione ebraica
prenderà la parola davanti ad un’assemblea dei vescovi. Shear-Yashuv Cohen, rabbino
capo di Haifa e membro della commissione mista Israele-S.Sede, è stato invitato come
“delegato fraterno” al Sinodo dei vescovi sulla Parola di Dio che il Papa aprirà il
prossimo 5 ottobre nella Basilica di san Paolo. Era già successo che esponenti non
cattolici intervenissero ad una assemblea sinodale. Ma è la prima volta che prenderà
la parola un ‘non cristiano’. “E’ un invito che porta con sé un messaggio d’amore,
di coesistenza e di pace e vedo in esso una specie di dichiarazione secondo cui la
Chiesa intende continuare la politica e la dottrina di Giovanni XXIII e di Giovanni
Paolo II” commenta soddisfatto Shear-Yashuv Cohen che dice di aver accettato l’invito
di Benedetto XVI “con un pizzico di trepidazione”. In un’intervista all’agenzia della
Chiesa cattolica statunitense Cns, il rabbino capo di Haifa - che al Sinodo terrà
una relazione sulla centralità delle Sacre Scritture nella tradizione ebraica - prende
le distanze dalle posizioni estreme di alcuni gruppi ebraici chiusi al dialogo interreligioso.
Cohen appartiene ad una famiglia che ha prodotto rabbini per diciotto generazioni
e fin da piccolo ha imparato a memoria la Torah. La partecipazione di Cohen al prossimo
Sinodo è “un gesto rilevante” ha dichiarato il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni.
(R.P.)