2008-09-25 15:10:47

Occorre favorire l’effettiva uguaglianza tra scuole statali e scuole paritarie: la raccomandazione di Benedetto XVI parlando ai delegati della Scuola cattolica in Italia


Favorire l’effettiva uguaglianza tra scuole statali e scuole paritarie per consentire ai genitori opportuna libertà di scelta, lo ha sottolineato il Papa parlando ai delegati della Scuola cattolica in Italia e partecipanti al Convegno: “Oltre l’emergenza educativa, la scuola cattolica al servizio dei giovani”, ricevuti oggi a Castel Gandolfo. L’incontro si tiene oggi e domani c Rocca di Papa, in occasione del X anniversario di fondazione del Centro studi per la Scuola Cattolica istituito dalla Conferenza episcopale italiana. Il servizio di Benedetta Capelli:RealAudioMP3

Continuare il “prezioso servizio che con la Scuola cattolica viene reso all’evangelizzazione della gioventù e del mondo della cultura”: è l’invito espresso da Benedetto XVI nel ricevere i rappresentanti della Scuola cattolica in Italia. In particolare il Papa ha sottolineato l’importante apporto del Centro studi per la Scuola cattolica, che ha svolto “un attento monitoraggio”, “seguendo con particolare interesse le vicende della parità e delle riforme della scuola in Italia”. Ricordando i significativi documenti dell’Episcopato italiano in materia, nei quali si sottolineava “la stretta unione tra l’annuncio di fede e la promozione dell’uomo”, Benedetto XVI ha evidenziato:
 
Per essere scelta ed apprezzata, occorre che la Scuola cattolica sia conosciuta nel suo intento pedagogico; è necessario che si abbia matura consapevolezza non solo della sua identità ecclesiale e del suo progetto culturale, bensì pure del suo significato civile, che va considerato non come difesa di un interesse di parte, ma come contributo prezioso all’edificazione del bene comune dell’intera società italiana.
 
Un contributo possibile grazie alla sinergia tra la CEI e i suoi Uffici con le Federazioni e le Associazioni di Scuola cattolica, l’Università Pontificia Salesiana, quella Cattolica del Sacro Cuore e la LUMSA. Una collaborazione che ha prodotto una crescita della scuola cattolica in molte regioni italiane rispetto a dieci anni fa, “anche se perdurano – ha sottolineato il Papa – situazioni difficili e a volte critiche”.

 
Proprio nel contesto del rinnovamento a cui si vorrebbe tendere da chi ha a cuore il bene dei giovani e del Paese, occorre favorire quella effettiva uguaglianza tra scuole statali e scuole paritarie, che consenta ai genitori opportuna libertà di scelta circa la scuola da frequentare.

 
Cinque gli ambiti nei quali Benedetto XVI ha invitato a focalizzare l’impegno degli operatori: “la diffusione di una cultura volta a qualificare la pedagogia della scuola cattolica in ordine alla finalità dell’educazione cristiana”; il monitoraggio e la raccolta dati sulla situazione della scuola e l’avvio di nuove ricerche per approfondire l’emergenza educativa; la maggiore collaborazione tra le varie realtà che si occupano di scuola e infine “l’approfondimento della cultura della parità non sempre apprezzata – ha rimarcato il Papa - quando non segnata da equivoche interpretazioni”.
 
La Scuola cattolica rappresenta poco meno del 9 per cento dell’intero sistema scolastico italiano. Sono tre le realtà che associano le scuole cattoliche: la Federazione scuole materne (FISM) che riunisce oltre settemila scuole dell’infanzia e raccolgono quasi 700 mila bambini; la Federazione Istituti attività educative (FIDAE) alla quale sono iscritte 2667 scuole di ogni ordine e grado; la Confederazione nazionale formazione aggiornamento professionale (CONFAP) che riunisce 269 Centri di formazione professionale.







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