Occorre favorire l’effettiva uguaglianza tra scuole statali e scuole paritarie: la
raccomandazione di Benedetto XVI parlando ai delegati della Scuola cattolica in Italia
Favorire l’effettiva uguaglianza tra scuole statali e scuole paritarie per consentire
ai genitori opportuna libertà di scelta, lo ha sottolineato il Papa parlando ai delegati
della Scuola cattolica in Italia e partecipanti al Convegno: “Oltre l’emergenza educativa,
la scuola cattolica al servizio dei giovani”, ricevuti oggi a Castel Gandolfo. L’incontro
si tiene oggi e domani c Rocca di Papa, in occasione del X anniversario di fondazione
del Centro studi per la Scuola Cattolica istituito dalla Conferenza episcopale italiana.
Il servizio di Benedetta Capelli:
Continuare
il “prezioso servizio che con la Scuola cattolica viene reso all’evangelizzazione
della gioventù e del mondo della cultura”: è l’invito espresso da Benedetto XVI nel
ricevere i rappresentanti della Scuola cattolica in Italia. In particolare il Papa
ha sottolineato l’importante apporto del Centro studi per la Scuola cattolica, che
ha svolto “un attento monitoraggio”, “seguendo con particolare interesse le vicende
della parità e delle riforme della scuola in Italia”. Ricordando i significativi documenti
dell’Episcopato italiano in materia, nei quali si sottolineava “la stretta unione
tra l’annuncio di fede e la promozione dell’uomo”, Benedetto XVI ha evidenziato: Per
essere scelta ed apprezzata, occorre che la Scuola cattolica sia conosciuta nel suo
intento pedagogico; è necessario che si abbia matura consapevolezza non solo della
sua identità ecclesiale e del suo progetto culturale, bensì pure del suo significato
civile, che va considerato non come difesa di un interesse di parte, ma come contributo
prezioso all’edificazione del bene comune dell’intera società italiana. Un
contributo possibile grazie alla sinergia tra la CEI e i suoi Uffici con le Federazioni
e le Associazioni di Scuola cattolica, l’Università Pontificia Salesiana, quella Cattolica
del Sacro Cuore e la LUMSA. Una collaborazione che ha prodotto una crescita della
scuola cattolica in molte regioni italiane rispetto a dieci anni fa, “anche se perdurano
– ha sottolineato il Papa – situazioni difficili e a volte critiche”.
Proprio
nel contesto del rinnovamento a cui si vorrebbe tendere da chi ha a cuore il bene
dei giovani e del Paese, occorre favorire quella effettiva uguaglianza tra scuole
statali e scuole paritarie, che consenta ai genitori opportuna libertà di scelta circa
la scuola da frequentare.
Cinque gli ambiti nei
quali Benedetto XVI ha invitato a focalizzare l’impegno degli operatori: “la diffusione
di una cultura volta a qualificare la pedagogia della scuola cattolica in ordine alla
finalità dell’educazione cristiana”; il monitoraggio e la raccolta dati sulla situazione
della scuola e l’avvio di nuove ricerche per approfondire l’emergenza educativa; la
maggiore collaborazione tra le varie realtà che si occupano di scuola e infine “l’approfondimento
della cultura della parità non sempre apprezzata – ha rimarcato il Papa - quando
non segnata da equivoche interpretazioni”. La Scuola cattolica
rappresenta poco meno del 9 per cento dell’intero sistema scolastico italiano. Sono
tre le realtà che associano le scuole cattoliche: la Federazione scuole materne (FISM)
che riunisce oltre settemila scuole dell’infanzia e raccolgono quasi 700 mila bambini;
la Federazione Istituti attività educative (FIDAE) alla quale sono iscritte 2667 scuole
di ogni ordine e grado; la Confederazione nazionale formazione aggiornamento
professionale (CONFAP) che riunisce 269 Centri di formazione professionale.