2008-09-24 17:28:34

Uomini e donne hanno bisogno di protezione. Così Mons. Marchetto sui ricongiungimenti e sull'asilo


Sui diritti umani si gioca al ribasso. Mons. Agostino Marchetto, segretario del pontificio consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti è critico nei confronti dell’approvazione in via definitiva, da parte del consiglio dei ministri di ieri, dei decreti legislativi in materia di riconoscimento e revoca della qualifica di rifugiato e di diritto al ricongiungimento familiare. Francesca Sabatinelli lo ha intervistato RealAudioMP3


R. E’ in corso in Europa una riflessione al fine di conseguire una politica comune in relazione ai richiedenti asilo e ai rifugiati. Purtroppo la tendenza è al ribasso rispetto agli impegni internazionali a suo tempo assunti in favore della protezione di persone perseguitate, e i cui diritti umani non sono stati rispettati. Mi pare che l’ultima seduta del Consiglio dei ministri va in questa stessa tendenza al ribasso. Le decisioni avrebbero potuto essere peggiori, stando al giudizio dell’alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, vi è per questo motivo per rallegrarsi? Non direi proprio. Vi è in effetti una stretta sull’asilo e la giustificazione portata non regge. Anche dovendo ammettere che i flussi misti di richiedenti asilo e di migranti porta complicazioni per i governanti.

D. Mons. Marchetto, la stretta è stata anche per i ricongiungimenti familiari, che da sempre stanno a cuore al Papa e alla Chiesa…

R. Che dire? Siamo sempre più lontani, e non solo nel tempo, dallo spirito della lettera di quei diritti umani che trovarono possibilità di essere espressi perché si proveniva forse dagli orrori di una guerra mondiale. Eppure l’uomo e la donna sono gli stessi, hanno bisogno di protezione, specialmente nei casi in questione.








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