2008-09-24 15:44:08

Spagna. Intervento del cardinale Rouco Varela su vita, famiglia, lavoro e povertà


“Non c’è altra luce né altra forza per affrontare il futuro con spirito attento e sereno e con il cuore illuminato dalla speranza che rinforza e incoraggia, che quella del rinnovamento del nostro ‘sì’ alla legge dell’amore di Dio, che ci offre come novità appassionante il Vangelo di Gesù Cristo”. Così ha parlato l’arcivescovo di Madrid, cardinale Rouco Varela nella sua tradizionale riflessione domenicale dedicata all’apertura dell’annuale Corso pastorale dell’arcidiocesi. All’inizio della sua allocuzione, intitolata “La legge dell’amore è la legge delle leggi”, l’arcivescovo di Madrid, ha elencato alcuni dei principali “interrogativi e sfide che gli avvenimenti della storia quotidiana pongono a ogni persona e all’intera società. In concreto, il porporato ha citato “la crisi economica, l’educazione dei figli e i dibattiti sul diritto alla vita”. Sulla realtà economica odierna il porporato si è dichiarato preoccupato poiché “gli effetti della crisi hanno toccato le famiglie in questioni essenziali come il posto di lavoro, l’alloggio e il sostentamento dignitoso”. Rilevando la gravità di questi effetti il cardinale Rouco Varela ha ricordato che colpiscono, in particolare, le famiglie numerose o con anziani e malati, oppure gli immigranti. Le famiglie spagnole, secondo l’arcivescovo di Madrid, però hanno anche altre preoccupazioni ed inquietudini come quelle che riguardano “i contenuti” dell’educazione, “la sua qualità pedagogica nonché l’orientamento religioso e morale degli insegnamenti che ricevono i loro figli”. In riferimento alla materia obbligatoria introdotta nel curricolum scolastico conosciuta come “EpC”, educazione per la cittadinanza, il porporato ritiene che “lede uno dei diritti fondamentali, non subordinabile nella sua sostanza a nessuna istanza umana” e pone ostacoli “all’adempimento soddisfacente di un obbligo fra i più sacri (per la famiglia): l’educazione integrale dei propri figli”. Questo compito trova ulteriori ostacoli, secondo il cardinale Rouco Varela, se si tiene conto che bambini e giovani “ricevono in modo massiccio delle proposte culturali dannose per lo sviluppo della personalità e per la retta formazione della loro coscienza”; dunque, sono i genitori le prime vittime di tali ostacoli, poiché essi rendono difficile “il loro impegno di primi educatori”. Infine il porporato ha rilevato fra i motivi di preoccupazione, “l’apertura di nuovi e preoccupanti dibattiti su questioni centrali riguardo il concetto di essere umano e di società, come ad esempio il diritto alla vita dal concepimento fino alla morte naturale, le fondamenta etiche e antropologiche del matrimonio e della famiglia”. Aumento della povertà e incertezza sul futuro, ostacoli al dovere dei genitori in quanto primi responsabili dell’educazione dei figli e relativizzazione di realtà non disponibili quale la vita, la famiglia e il matrimonio, sono tutti “dati di un quadro che viene fuori dall’esperienza quotidiana, sfidando ambiti delle nostre responsabilità familiari, sociali e pastorali”, ha aggiunto il cardinale Rouco Varela: di fronte a questa situazione “da dove ci può venire la luce e la forza per affrontarla con speranza?” La risposta, “nasce dalla fede nel Vangelo di Gesù, Figlio del dio Vivente, scritta nell’intimo del suo essere, e rivelata e potenziata con la sua Parola, Parola fatta carne. Ed è la legge di Dio che è la legge dell'amore". (A cura di Luis Badilla)







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