Senegal: l'arcivescovo di Dakar chiede ai leader religiosi maggiore impegno per la
pace
I leader religiosi devono lavorare insieme nell’Africa occidentale per contribuire
di più alla ricerca della pace nei loro territori: lo ha detto l’arcivescovo di Dakar,
il cardinale Théodore Adrien Sarr, intervistato dalla Panapress. “E’ un cantiere che
mi sforzerò di promuovere personalmente” ha aggiunto il porporato auspicando che cristianesimo,
islam e religioni tradizionali avviino dei comitati di sensibilizzazione per promuovere
la pace. “Se siamo ben organizzati – ha affermato l’arcivescovo di Dakar – contribuiremo
alla pace più di quanto non abbiamo fatto fino ad ora”. Per il porporato è necessario
proseguire il dialogo interreligioso e lavorare per arricchire le relazioni fra le
due religioni. Il cardinale Sarr ha inoltre sottolineato che cristianesimo, islam
e religione tradizionale hanno dei valori in comune, minacciati tuttavia dalla globalizzazione.
Solidarietà, rispetto dell’altro, amore per la vita, senso dell’uomo: sono questi
i valori che legano cristianesimo, islam e religione tradizionale, “e che – ha spiegato
il porporato – possono aiutarci a prendere coscienza dei valori tradizionali”. Per
il cardinale Sarr il coinvolgimento delle religioni nel consolidamento della pace
deve completare il lavoro che incombe sui dirigenti politici. “Insieme – ha aggiunto
il porporato – le nostre religioni possono volgersi verso gli uomini politici per
interpellarli su alcuni valori e dire loro che lo sviluppo deve essere basato sulla
cultura”. “Ridestando le coscienze – ha concluso l’arcivescovo di Dakar – dobbiamo
poter contribuire ad una vera prevenzione dei conflitti ed a porre fine alle violenze
quando situazioni di crisi ne abbiano fatto esplodere”. (T.C.)