Centinaia di migliaia di persone evacuate; migliaia di navi messe al riparo; otto
morti nelle Filippine; decine di feriti ad Hong Kong: è il primo provvisorio bilancio
del passaggio del tifone Hagupit nel sud-est asiatico e sulle coste del Guangdong.
Dopo l'India le intense precipitazioni mettono in ginocchi altri Paesi asiatici. Il
tifone – con venti fino a 200 km orari – ha colpito ieri le Filippine, stanotte il
territorio di Hong Kong, stamane le coste del Guangdong, in Cina. Più di 100 mila
persone sono state evacuate dalla regione meridionale della Cina, si legge in un comunicato
dell’agenzia AsiaNews, e più di 50 mila navi sono state richiamate nei rifugi dei
porti. Intanto piogge torrenziali sono previste per tutta la giornata colpendo Guangdong,
Guangxi e l’isola di Hainan. A Hong Kong durante la notte il vento e le piogge hanno
sradicato alberi, causato allagamenti e fatto decine di feriti. All’aeroporto sull’isola
di Lantau molti voli sono stati cancellati. Stamane l’Osservatorio di Hong Kong ha
diminuito il segnale di pericolo, permettendo la riapertura della borsa e di molte
attività di commercio. Nelle Filippine, almeno 14 minatori sono rimasti intrappolati
in una miniera per l’estrazione dell’oro, per l’allagamento di una galleria causato
dalle piogge. Il dipartimento per i disastri nazionali ha annunciato che 4 persone
sono annegate; 3 sono state seppellite da uno smottamento e una è morta colpita da
un fulmine nel nord del Paese. A causa di frane e allagamenti, alcune aree sono isolate,
senza elettricità e linee telefoniche. In Vietnam le autorità prevedono che Hagupit
colpisca le coste del nord nella serata di oggi. (V.V.)