2008-09-24 14:34:13

Di fronte alle violenze di questi giorni è urgente promuovere la tolleranza religiosa: l'appello di mons. Tomasi al Consiglio per i Diritti Umani


E' urgente promuovere la tolleranza religiosa nel mondo: è l'appello lanciato davanti al Consiglio per i Diritti Umani a Ginevra dall'arcivescovo Silvano Maria Tomasi, osservatore permanente della Santa Sede all'Ufficio ONU della città elvetica. Sempre in questi giorni, mons. Tomasi è intervenuto anche all’Assemblea dei membri dell’Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale, sempre a Ginevra. Il servizio di Fausta Speranza:RealAudioMP3

L’intensificarsi di manifestazioni violente di intolleranza religiosa in diverse regioni geografiche è sotto gli occhi della comunità internazionale, ha ricordato mons. Tomasi sottolineando che si tratta di palesi violazioni dei più elementari diritti della persona di qualunque fede sia. E mons. Tomasi ha messo in guardia sul fatto che “l’impunità di questi crimini, che spesso si verifica, fa passare il messaggio che le aggressioni violente o addirittura l’eliminazione fisica di persone di un’altra religione siano accettabili”. Sessant’anni fa la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo voleva sostenere l’opposto, difendendo “il diritto di ognuno alla libertà di pensiero, coscienza e religione”. La Santa Sede ha espresso preoccupazione per la discriminazione ai danni delle minoranze religiose, che siano maltrattamenti sociali, pregiudizi politici o violenze. Mons. Tomasi ha usato parole a favore di qualunque pronunciamento in materia raccomandando però che non ci si fermi a “discorsi retorici” ma che piuttosto ogni Stato assicuri “un’azione concreta a tutti i livelli: legislazione nazionale, sistema giudiziario, governo, sistema educativo, media, persino a livello delle stesse comunità di fede”. Mons. Tomasi, inoltre, ha sottolineato che “leggi sulla blasfemia possono essere armi da usare contro nemici personali o come scusa per provocare violenza”.

 
Ci sono poi le parole che l'osservatore permanente ha pronunciato, sempre a Ginevra ma in un’altra Assemblea. Si tratta dell’Assemblea dei membri dell’Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale. Su questo tema, mons. Tomasi ha ribadito che la Santa Sede è particolarmente attenta alle dimensioni etiche e sociali che coinvolgono e segnano la persona e le sue azioni. Si riconosce certamente nel concetto di proprietà intellettuale il caratteristico valore di innovazione e creatività, di intelligenza in tutti i suoi aspetti, così come si riconosce il dovere di tutelare tutto ciò. Mons. Tomasi, però, ha aggiunto parole a favore di “un equilibrio nelle normative che tenga conto dei Paesi più poveri e che possa valorizzare le loro specificità e identità”. Accennando alle problematiche ancora aperte in materia di proprietà intellettuale, mons. Tomasi ha voluto sottolineare la responsabilità anche di chi opera in questo campo di “contribuire per una sempre più pacifica e equa comunità internazionale”.







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