Lettera pastorale dei vescovi della Svizzera: la fede non si oppone alla teoria dell’evoluzione
Si è celebrata domenica in Svizzera la festa federale di Ringraziamento, Penitenza
e Preghiera 2008. Per l’occasione i vescovi elvetici hanno diffuso una lettera pastorale
dal titolo “All’inizio Dio creò i cieli e la terra” nella quale ribadiscono che “la
fede in Dio creatore non si oppone alla teoria dell’evoluzione” ed invitano a parlare
piuttosto di “mutua complementarietà”. “La scienza e la fede, insieme, danno un’immagine
del mondo molto più completa che non prese separatamente. Gli scienziati osservano
il mondo da un’angolazione ben precisa, scartandone molte altre: vogliono constatare
nel modo più esatto possibile i fatti esterni di tutto ciò che esiste”. Tuttavia,
continua la lettera, riportata dal Sir, “esistono numerosi scienziati e tecnici persuasi
che una spiegazione, pur esatta che sia, non basti a capire veramente il nostro mondo”.
"Proprio perché il nostro mondo nasce dall’Amore di Dio, si capisce che non può essere
un mondo statico, compiuto fin dall’inizio. All’uomo è dato di analizzare scientificamente
l’opera della creazione, ma anche la responsabilità di curarla e preservarla”. "Preservare
la creazione – conclude la lettera - pone una triplice esigenza: mettere dei limiti
allo sfruttamento e al consumo delle risorse, ma anche alla realizzazione delle innovazioni
tecniche, rinunciare a tutto ciò che mette in pericolo il futuro della natura e dell’umanità,
e impegno nell’economia e nella politica per un miglioramento durevole delle condizioni
di vita di tutti gli uomini e di tutte le altre creature”. (V.V.)