2008-09-22 15:44:21

Venezuela: il Consiglio dei Laici respinge le ultime 26 leggi emanate dal presidente


Il Consiglio Nazionale dei Laici (CNL) del Venezuela, attraverso un comunicato rivolto all’opinione pubblica - ripreso dall'agenzia Fides - ha espresso il suo rifiuto verso le ultime 26 leggi emanate dal Presidente della Repubblica ed ha illustrato la sua posizione in vista delle prossime elezioni del 23 novembre. In quella data infatti, avranno luogo in Venezuela le elezioni regionali per scegliere 22 governatori e 328 sindaci, oltre ai membri dei consigli legislativi e ai consiglieri comunali del Consiglio Metropolitano di Caracas e del Municipio Metropolitano di Alto Apure. Il CNL dichiara in primo luogo che, con lo stesso spirito che ha portato i Vescovi venezuelani a considerare “moralmente inaccettabile” la riforma costituzionale proposta ai venezuelani lo scorso anno e analizzate le ultime 26 leggi emanate dal Presidente della Repubblica, sente il dovere di spiegare che “con queste leggi si vuole legittimare ciò che è stato respinto il 2 dicembre, senza rispettare la decisione della maggioranza del Paese venezuelano, violando così di nuovo la dignità ed i diritti umani fondamentali, non soltanto per via dei contenuti delle leggi, quanto per il fatto che esse sono state emanate in modo irregolare, antidemocratico. Questa imposizione violenta la volontà popolare e nega il diritto alla partecipazione cittadina, riconosciuto dalla nostra Costituzione, che costituisce uno dei pilastri di tutti gli ordinamenti democratici ed una delle migliori garanzie di permanenza della Democrazia”. Il CNL aggiunge, inoltre, che queste leggi “favoriscono una maggiore ideologizzazione istituzionale ed un esagerato controllo del cittadino e dei suoi beni, dell’amministrazione pubblica, delle istituzioni e dell’economia; spingono ad un maggiore centralismo e alla concentrazione del potere. Tutto questo si oppone ai valori e ai principi fondamentali del Vangelo e della Dottrina Sociale della Chiesa: il rispetto della dignità della persona umana, della verità, della libertà, della giustizia, del bene comune, della solidarietà, della sussidiarietà, della libera e responsabile partecipazione nella costruzione democratica di una nazione e nell’instaurazione di una convivenza fraterna e pacifica, illuminata dal precetto evangelico dell’Amore”. Nel comunicato viene quindi manifestato il desiderio di uno Stato “che promuova la giustizia sociale e favorisca il bene comune per tutti i cittadini; che non condizioni i diritti alla vita, all’abitazione, al lavoro, alla salute, all'educazione; che vegli ed assista tutta la popolazione, senza discriminazione alcuna; che fermi l’ondata di insicurezza e di odio sociale”. Per questi motivi, il CNL respinge le leggi promosse dal Dirigente Nazionale e invita tutti “a lavorare per la riconciliazione e la convivenza pacifica tra tutti i venezuelani e a partecipare liberamente e responsabilmente alle prossime elezioni del 23 novembre. (R.P.)







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