Latte adulterato in Cina: contaminati 53mila bambini
Sono oltre 53mila i bambini in Cina che, finora, sono stati sottoposti a cure per
aver consumato latte in polvere contaminato dalla melamina, una componente chimica
che è stata utilizzata per alterare il valore proteico del latte. Questa sofisticazione
in Cina ha già provocato la morte di quattro neonati. Intanto, in molti paesi asiatici
si prendono provvedimenti per fermare l'importazione di prodotti considerati a rischio.
Non è la prima volta che prodotti destinati all’alimentazione umana e animale provenienti
dalla Cina sono al centro di scandali dovuti ad adulterazioni dannose per la salute.
Al dott. Paolo Aureli, dell’Istituto Superiore di Sanità, Stefano Leszczynski
ha chiesto se era ipotizzabile una sofisticazione di questo tipo:
R. – Non
direi che era facilmente ipotizzabile una sofisticazione del latte con la melamina;
si aveva notizia del fatto che la melamina era stata, nel passato, utilizzata per
la preparazione di mangimi destinati agli animali. Da qui a chiudere l’equazione dicendo
che sicuramente l’avrebbero potuta utilizzare anche per il latte, ce ne vuole, anche
alla luce del fatto che a seguito dell’uso della melamina nella produzione dei mangimi
destinati agli animali c’erano stati dei casi di avvelenamento degli animali che avevano
utilizzato quei mangimi.
D. - Perché è stata usata, in Cina, la melamina?
Perché è stato inquinato il latte, in sostanza?
R. – A suo tempo, l’uso
della melamina - nella preparazione dei mangimi - è stato legato alla necessità di
integrare i contenuti di azoto del mangime, e quindi di fornire una fonte di azoto
al mangime alternativa ad altre economicamente più costose.
D. – Lo
scandalo, che in Cina si è allargato un po’ a tutti i prodotti caseari e ai tipi di
latte, ha colpito soprattutto i bambini…
R. – Soprattutto perché in
Cina il latte viene utilizzato proprio per l’alimentazione dell’infanzia. Nella dieta
cinese, l’uso dei derivati del latte è estremamente contenuto, e soltanto negli ultimi
anni si sta diffondendo l’abitudine a consumare derivati del latte - come yogurt e
dessert – un po’ sulla scia e la moda dei Paesi occidentali.
D. – Nonostante
la rigidità dei controlli alle importazioni in Europa, è possibile che del latte di
questo tipo, proveniente dalla Cina, sia arrivato nell’Unione Europea?
R.
– La rigidità dei controlli che l’Unione Europea impone è legata soprattutto alla
necessità di garantire al consumatore europeo una qualità pari a quella dei prodotti
commerciati nell’Unione stessa; dunque, l’ammissione di un’impresa, proveniente da
un Paese terzo, alla commercializzazione dei prodotti alimentari in Europa è subordinata
al rispetto verificato dalle autorità e dagli ispettori europei delle regole europee
vigenti.
D. – E’ giustificato l’allarme di chi si sia recato in Cina
durante le Olimpiadi, per quanto riguarda la possibile assunzione di latte sofisticato?
R.
– Non saprei che cosa le autorità cinesi hanno potuto scoprire, quali sono i prodotti
che, durante le Olimpiadi, sono stati offerti o sono stati immessi sul mercato.
D.
– Che Lei sappia in Europa, in passato, era mai avvenuto nulla del genere?
R.
– Se ci riferiamo specificatamente al problema della melamina, in Europa questa storia
non si era mai verificata; cioè, alimenti destinati all’uomo contenenti melamina non
sono mai stati scoperti, né si è mai potuto, dalle indagini sui prodotti alimentari,
evidenziare la presenza di questa sostanza.
D. – Quindi la dannosità
di questa sostanza, la melamina, è universalmente riconosciuta…
R. –
Si, si. Il livello di tossicità e gli effetti conseguenti all’assunzione o all’esposizione
a questa sostanza, è ben nota.