India: uccisi altri due cristiani, chiese distrutte: è caccia al missionario
In India continua l’ondata di violenze contro i cristiani. Due fedeli sono stati uccisi
in Orissa, e molte chiese sono state oggetto di atti vandalici. I cristiani sono accusati
di spingere tribali e dalit a conversioni forzate o dietro pagamento. Le violenze
sono iniziate il 23 agosto scorso dopo l’uccisione di un leader radicale indù. Il
serviziodi Virginia Volpe:
Non
si fermano gli attacchi e le violenze contro i cristiani in India. In Orissa due uomini
sono stati uccisi e tagliati a pezzi. Uno di loro era stato fermato nel distretto
di Kandhamal sabato scorso da un gruppo di estremisti indù mentre con la moglie cercava
di scappare verso un campo di rifugio. La sua casa è stata incendiata. L’altra vittima
era di Nilungia. Il suo corpo è stato tagliato a pezzi, messo in un sacco di juta
e gettato in uno stagno. Secondo stime dell’All India Christian Council, citato dall'agenzia
AsiaNews, nel solo Stato dell’Orissa sono stati uccisi 37 cristiani, compresi 2 pastori
protestanti; bruciate oltre 4 mila case di cristiani; costretti alla fuga più di 50
mila fedeli. Di questi solo 14 mila sarebbero in campi profughi approntati dal governo.
Altre decine di migliaia sono dispersi nella foresta. Il primo obiettivo dei radicali
indù sono i sacerdoti, le suore e le loro famiglie. Essi vengono attaccati e spesso
costretti a convertirsi all’induismo. Sacerdoti e suore presenti nei campi devono
nascondere la loro identità. Dall’Orissa la violenza si è diffusa in altri Stati:
Chhattisghar, Madhya Pradesh, Karnataka e Kerala. Ieri mattina la chiesa del Santo
Nome di Gesù a Bangalore è stata assalita da vandali. Una statua della Madonna è stata
sfigurata lanciandovi contro delle pietre. Il giorno prima sempre a Bangalore, è stata
saccheggiata la chiesa di San Giacomo. I vandali hanno dissacrato le Ostie e danneggiato
mobili e panche. Un’altra chiesa a Siddapura (distretto di Kodagu) ha subito danni
alle finestre. In Kerala, due chiese fra le più antiche dell’India sono state saccheggiate.
Ieri, una statua del Cristo della chiesa di Protasio e Gervasio (XVII secolo) è stata
rotta e gettata giù dal piedistallo. La chiesa appartiene al rito siro-malabarico.
Anche la vicina cattedrale dei Giacobiti, la Mar Sabore Afroth Church ha subito danni:
le finestre sono state rotte e alcune reliquie di S. Paulos Mar Athanasius distrutte.
La chiesa dei Giacobiti è stata edificata nell’825.