India: estremisti indù bruciano la cattedrale di San Pietro e Paolo a Jabalpur
Si allarga la violenza anticattolica in India. Ieri è stata incendiata la cattedrale
cattolica dei Santi Pietro e Paolo, nella diocesi di Jabalpur, che si trova in Madhya
Pradesh, stato dell’India centrale. Verso sera un piccolo gruppo di estremisti è penetrato
nella chiesa cospargendola di benzina e dandole fuoco. L’edificio è andato quasi del
tutto distrutto: sono stati bruciati l'altare maggiore, le statue dei Santi, libri
e oggetti sacri, le panche e il materiale ligneo, incluse le travi del soffitto. La
cattedrale era divenuta, in occasione dell'Anno di San Paolo, un centro di irradiazione
della spiritualità paolina, ospitando un programma di incontri, di celebrazioni e
di attività pastorali. Il disastro, comunica all’agenzia Fides la Chiesa locale, non
ha fatto vittime, ma conferma il clima di intimidazione in cui oggi vivono i fedeli
cristiani, dopo gli altri due episodi di chiese date alle fiamme nei due distretti
di Ratlam e Indore, sempre nella stessa area. I responsabili dell’accaduto sono membri
del gruppo radicale indù “Dharm Raksha Sena”, che alcuni testimoni oculari hanno visto
allontanarsi dal luogo del delitto. Le autorità del Madhya Pradesh hanno promesso
maggiore protezione e lo stanziamento di personale di sorveglianza presso chiese e
conventi cristiani. Intanto la Chiesa locale intende incontrare il primo ministro
dello Stato e mons. Leo Cornelio, arcivescovo di Bhopal, capoluogo dello Stato, ha
convocato una riunione di emergenza con altri vescovi e leader cattolici per affrontare
la crisi. Inoltre, per protestare a questa situazione oggi a Bombay si svolge una
marcia di preghiera dalla stazione di Mahim, abituale punto di convergenza dei pendolari,
alla chiesa di Nostra Signora della Vittoria. Alla manifestazione hanno aderito le
autorità diocesane di Bombay e di altre diocesi dell’India e numerose organizzazioni
religiose a difesa dei diritti civili. E dall’Uttar Pradesh il vescovo di Varanasi,
Raphy Manjaly, ha annunciato che una delegazione interreligiosa con leader cristiani
e indù ha in programma di andare in Orissa per parlare, pregare e portare la riconciliazione.
(A cura di Virginia Volpe)