Il Papa ai vescovi panamensi: testimoniare la speranza cristiana per vincere povertà,
violenza e secolarismo
Occorre un'autentica testimonianza cristiana per affrontare con efficacia le sfide
della povertà, della violenza e del secolarismo: è quanto ha affermato Benedetto XVI
ricevendo oggi a Castel Gandolfo i vescovi di Panamá in visita ad Limina. Il servizio
di Fausta Speranza.
Benedetto
XVI ricorda fenomeni come la povertà, la violenza giovanile, le innumerevoli sette
e la corruzione e sottolinea l’importanza della speranza cristiana che in tutto questo
può illuminare il popolo di Panamá:
“En su País,
como en otros lugares, se están viviendo momentos arduos…” Il
Paese vive “momenti ardui” in cui “è particolarmente urgente che la Chiesa offra luci
che contribuiscano alla soluzione dei brucianti problemi delle persone, promuovendo
nella società un consenso morale sui valori fondamentali”. Si tratta di testimoniare
“la propria felicità nel seguire Cristo e nel condividere la gioia che nasce dal sapere
che Lui ci ama fino all’a fine”. Si tratta di testimoniarla ad una società in cui
si va imponendo “una visione del mondo e dell’umanità che lascia ai margini la trascendenza”,
che invade ogni momento della vita quotidiana, che diffonde, attraverso i mezzi di
comunicazione sociale, individualismo, edonismo, ideologie e costumi che minano i
fondamenti stessi del matrimonio, della famiglia e della morale cristiana. Di fronte
a tutto ciò, felicitandosi per “la feconda azione missionaria” in atto nel Paese latinoamericano
e ricordando la visita di Giovanni Paolo II in Panamá 25 anni fa, il Papa indica strade
da seguire: preghiera per le vocazioni ma anche una corretta selezione dei candidati
al sacerdozio:
“…el Seminario, en el que ha de
privilegiarse una seria disciplina académica…” Benedetto
XVI chiede una seria disciplina in Seminario che privilegi spazi e tempi di preghiera
quotidiana, degna celebrazione della Liturgia, un’adeguata direzione spirituale e
un’attenzione particolare a coltivare virtù umane e sacerdotali. Poi per il Paese
e in particolare per le nuove generazioni chiede una vigorosa pastorale famigliare.
Indica lo strumento della Dottrina Sociale della Chiesa. Ricorda i “luminosi esempi
dei numerosi missionari che hanno segnato la storia di Panamá” e incoraggia ad intensificare
lo sforzo pastorale per la preparazione delle celebrazioni del quinto centenario dell’evangelizzazione
del Paese che cadrà nel 2013.