Il cardinale Bertone, a Spalato e Zagabria, porta il saluto del Papa alla Chiesa croata
Il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone, in visita in Croazia, ha incontrato
stamani a Zagabria il presidente della Repubblica Croata, Stiepan Mesič. Nel pomeriggio,
dopo un colloquio con il primo ministro, Ivo Sanader, benedirà gli spazi dell’Università
cattolica della capitale croata. Ieri, in occasione dei 1.700 anni della fondazione
della città di Spalato e del decimo anniversario della visita di Giovanni Paolo II,
il porporato ha presieduto la celebrazione eucaristica nella cattedrale soffermandosi
sui solchi di fedeltà e santità tracciati nella storia croata. Il servizio di Amedeo
Lomonaco: Il cardinale
Tarcisio Bertone ha portato il saluto e la benedizione di Benedetto XVI e sottolineato
come nella cattedrale di Spalato sia ancora viva l’eco delle parole pronunciate dieci
anni fa da Giovanni Paolo II: “Qui - aveva detto il Pontefice - la storia non è stata
zitta”. E’ necessario – ha detto il porporato – che essa continui a parlare; è doveroso
che i cristiani di oggi non rimangano zitti, ma elevino chiara e forte la voce della
verità su Dio e sull’uomo”. In questa terra e specialmente in questa Cattedrale –
ha aggiunto il segretario di Stato – “la storia parla di fedeltà e di santità”. “Solo
su queste basi, fedeltà a Cristo e al Papa, nasce e si costruisce un’autentica comunità
cattolica”. Solo grazie ad un ampio respiro ‘cattolico’, cioè universale e missionario
– ha detto il porporato – le comunità riescono “a guardare al mondo intero con afflato
spirituale e autentica tensione evangelizzatrice”. Nella storia
della presenza cristiana in Dalmazia, la fedeltà si è caratterizzata per un costante
e saldo legame con il Papa e la Chiesa di Roma: “l’esempio dei martiri – ha spiegato
il cardinale Tarcisio Bertone - ha illuminato questi trascorsi secoli di storia, sino
ai nostri giorni, suscitando costantemente discepoli di Cristo che non hanno esitato
a sacrificare se stessi per restare uniti al Papa, Successore di Pietro e garanzia
di autentica fedeltà al Vangelo”. Il porporato ha poi ricordato la testimonianza del
santo patrono, il vescovo Domnio, che 1700 anni fa sigillò con il sangue il suo amore
per Cristo. “Dopo di lui – ha aggiunto il cardinale Tarcisio Bertone – tanti altri
hanno percorso la stessa strada e numerosi sono i segni che parlano della fede e della
fedeltà della vostra comunità ecclesiale”. Il porporato ha
poi indicato proprio i segni, le ‘pietre’ che testimoniano questa storia di fede:
la cattedrale – ha spiegato – è stata costruita all’interno dell’antico palazzo dell’imperatore
Diocleziano, persecutore dei cristiani: “E’ l’edificio più antico al mondo diventato
cattedrale – ha affermato il cardinale - e il martirio del vescovo Domnio la rese
prova tangibile di un amore per Cristo che non teme la morte”. Riferendosi alle ‘pietre
vive’ della comunità locale, il porporato ha sottolineato che “tanti secoli di storia
stanno a provare che la fede cristiana ha messo profonde radici in Croazia e nel cuore
delle popolazioni”. Il segretario di Stato ha ricordato infine
che “occorrono santi sacerdoti, generose persone consacrate, laici che siano infaticabili
apostoli del Vangelo al servizio del popolo di Dio”. E’ necessario – ha concluso –
per fare in modo che “la Dalmazia e l’intera Croazia, terra ricca di bellezze murali
ed artistiche, continui ad offrire a visitatori e turisti il ‘profumo’ della sua millenaria
tradizione cristiana, e contribuisca alla costruzione dell’Europa con un apporto di
autentici valori umani, spirituali e religiosi attingendo alle proprie radici cristiane”.