Etiopia: la siccità mette a rischio la sicurezza alimentare del Paese
L’Ufficio dell’ONU per il coordinamento degli aiuti umanitari (OCHA) torna a denunciare
le drammatiche conseguenze della siccità che ormai da mesi sta colpendo l’Etiopia
sud-orientale. “Tra luglio e settembre – si legge in una nota diffusa dall’ente delle
Nazioni Unite e ripresa dall'agenzia MISNA – la quasi assoluta mancanza di piogge
nelle zone di Jijiga e Shinile ha fatto aumentare il timore di un ulteriore aggravamento
della situazione”. La siccità sta inoltre mettendo a rischio la “sicurezza alimentare”
in ben 49 distretti che ben presto potrebbero trovarsi a fare i conti con carestie
diffuse. Secondo Ocha è dunque necessario garantire l’immediata distribuzione di aiuti
alimentari e di acqua potabile soprattutto nelle aree di Korahe, Warder, Degehabur,
Gode, Fiiq, Liben e Afder. Le ultime stime parlano di quattro milioni e 600 mila etiopici,
inclusi 75 mila bambini, minacciati dalla siccità e costrette a sostenere una condizione
di grave e acuta malnutrizione. A contribuire alla crisi c’è anche il conflitto che
oppone il governo etiopico ai guerriglieri del Fronte nazionale per la liberazione
dell’Ogaden: dal 1977, il movimento lotta per l’indipendenza della regione a maggioranza
somala. (D.B.)