"Deponete le armi": così il cardinale Sepe alla camorra dopo l'uccisione di sei immigrati
Grande sgomento ha suscitato il massacro, ieri sera a Castel Volturno, in provincia
di Caserta, nel sud Italia, di 6 immigrati africani e di un italiano in un agguato
in una sala giochi. Gli inquirenti parlano di “un’azione esemplare” della camorra
per il controllo del traffico di droga. Disordini si sono verificati oggi nella zona
dove un centinaio di immigrati hanno rotto vetrine e bloccato la via Domiziana. Forte
il messaggio del cardinale Sepe, arcivescovo di Napoli, alla malavita. Il servizio
di Ersilia Gillio:
“Deponete
le armi, ciò con cui oggi uccidete domani ucciderà anche voi e le vostre famiglie”.
E’ questo il monito che il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli e presidente
della Conferenza episcopale campana, ha rivolto ai killer - forse tre - da lui paragonati
a “serpenti velenosi”, che ieri hanno provocato una vera mattanza nel casertano. Fa
appello invece alla gente comune affinché abbia il coraggio di denunciare, don Giovanni
Simone, il vice parroco della parrocchia San Castrese, la più grande chiesa che si
trova nel pieno centro di Castel Volturno. Durissime le sue parole: “Se la gente ha
paura ci sono dei motivi. Sono trent’anni che questo territorio è intriso di cultura
camorristica e qualche manovale della camorra entra anche in chiesa la domenica”.
Intanto sul fronte delle indagini, gli inquirenti della DDA, dipartimento distrettuale
anti-mafia di Napoli, sono sulle tracce di tre persone responsabili dell’agguato a
Castel Volturno nel quale sono rimasti uccisi sei extra comunitari di origine africana.
Secondo le forze dell'ordine potrebbe essere stata un’azione esemplare della camorra,
un messaggio di morte per chi non paga la cifra pretesa sugli introiti del traffico
di droga. Non si esclude però che una o più vittime siano state colpite e uccise solo
perché si trovavano vicino e per caso ai veri obiettivi dei sicari. Mercati-Borse Tornano
a salire le Borse europee sulla scia di quelle asiatiche e della chiusura di Wall
Street. Record per Londra che ha guadagnato l’8 per cento. Intanto per arginare la
crisi dei mercati, ieri sera si è tenuto un vertice economico alla Casa Bianca. Il
presidente americano Bush ha assicurato massimo impegno per dare nuova fiducia agli
investitori; il Tesoro ha annunciato lo stanziamento di 50 miliardi di dollari per
stabilizzare la situazione dei fondi mutualistici. Intanto la Banca Centrale Europea
ha deciso l’immissione di altri 40 miliardi di dollari; si tratta di una parte dell’azione
coordinata con le altre Banche centrali mondiali e rivolta ad allargare la base di
liquidità del sistema finanziario.
Alitalia-crisi C’è grande allarme
per la sorte di Alitalia dopo che ieri la CAI, la Compagnia Aerea italiana, ha ritirato
il piano di salvataggio. Una decisione dovuta al mancato consenso di CGIL e associazioni
professionali di piloti e assistenti di volo. Lufthansa ha fatto sapere di non avere
interessi per Alitalia mentre il ministro dell’Economia Tremonti ha escluso l’ipotesi
di qualsiasi nazionalizzazione della compagnia. Intanto però il Governo tenta un’ultima
mediazione, ma la vicenda fa esplodere una nuova polemica politica. Il servizio di
Giampiero Guadagni:
Farebbero
pensare a prospettive nuove e positive le scene di giubilo di molti dipendenti Alitalia
alla notizia che la Compagnia aerea italiana ha ritirato la propria offerta. Al contrario,
l’epilogo negativo della trattativa tra CAI e le nove sigle sindacali conduce Alitalia
ad un passo dal fallimento. Uno scenario oggettivo, al di là del rimpallo di responsabilità
che attraversa il mondo politico e sindacale. Il presidente della CAI Colaninno aveva
chiesto il consenso di tutti al piano di salvataggio. Ma CGIL e sindacati autonomi
di piloti e assistenti di volo hanno inviato una controproposta nella convinzione
che ci siano altri margini di trattativa. La risposta è stata che di tempo e soldi
non ce ne sono più e tutte le concessioni possibili sono state già fatte. Dunque l’offerta
è ritirata ma si prova a lasciare qualche spiraglio per il negoziato. Incontri informali
sono previsti nelle prossime ore tra Governo, sindacati e il commissario straordinario
di Alitalia, Fantozzi, che fa sapere: i voli sono garantiti solo per pochi giorni.
Intanto oggi partono 4 mila lettere di cassa integrazione e inevitabilmente esplode
la polemica politica. Il premier Berlusconi e tutta la maggioranza indicano in CGIL
e sinistra politica i responsabili della drammatica situazione. Accuse respinte al
mittente sia dall’opposizione, che spera nel coinvolgimento di nuovi soggetti internazionali;
sia dal leader della CGIL Epifani, per il quale nessun accordo è possibile senza il
sì dei piloti. Epifani deve però fronteggiare anche le aspre critiche dei colleghi
di CISL, UIL E UGL. Bonanni e Angeletti, in particolare, parlano di catastrofe sociale
e sindacale e puntano il dito, oltre che sulle associazioni professionali, proprio
sul leader della CGIL. Uno scontro frontale che rischia di avere serie ripercussioni
anche su un altro importante tavolo di confronto aperto, quello con Confindustria,
dove si tenta di riformare le regole generali della contrattazione.
Russia-
USA Pesanti accuse sono state rivolte dal presidente russo alla NATO. Per Medvedev
l’Alleanza Atlantica ha provocato il conflitto in Georgia, il capo del Cremlino si
è detto pronto per riprendere nuovi rapporti con Tblisi. Intervenendo ad un forum
a Soci, sul Mar Nero, il premier russo Putin ha affermato inoltre che “la Russia vede
nei tentativi di tornare alla Guerra Fredda una aspirazione a sabotare il processo
di modernizzazione in corso nel Paese”. Putin ha anche aggiunto che Mosca vuole puntare
sull’iniziativa privata e sulla libertà imprenditoriale. Le sue dichiarazioni arrivano
dopo l’intervento al Senato del segretario di Stato americano Condoleezza Rice che
ha minacciato il veto all'ingresso russo nel WTO, Organizzazione Mondiale del Commercio,
e nell'OCSE, l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo in Europa. La Rice
ha anche accusato Mosca di essere “sempre più autoritaria al suo interno ed aggressiva
all’estero” e ha citato come esempio il “tentativo di smembrare la Georgia”.
Iraq-cronaca In
un raid aereo statunitense, otto civili, tra cui tre donne, sono rimasti uccisi nei
pressi di Tikrit. Per il momento non c’è alcuna conferma da parte americana.
Afghanistan-cronaca Giornata
di violenza in Afghanistan. I soldati della NATO hanno ucciso a Kandahar una persona
che procedeva in direzione del loro convoglio militare. Intanto l’Alleanza Atlantica
e il governo australiano stanno indagando sulla scomparsa di un governatore di un
distretto meridionale afghano, ucciso da un colpo d’arma da fuoco partito durante
un’esercitazione delle truppe di Canberra. Infine un soldato italiano è rimasto leggermente
ferito dall’esplosione di un ordigno a sud-ovest del villaggio di Akazai, nella provincia
di Badghis, nell'ovest del Paese.
Medio Oriente-politica- violenze Prima
riunione politica a Tel Aviv per la nuova leader del partito Kadima, il ministro degli
Esteri Tzipi Livni. Al vertice non si è presentato il ministro dei Trasporti Shaul
Mofaz, battuto di poco nelle primarie. Intanto la Livni sta cercando di tastare il
terreno per capire se è possibile formare un nuovo governo dopo le dimissioni di Olmert;
se non ci riuscirà l’unica strada percorribile è quella delle elezioni. Sul terreno,
il ministro della Difesa Barak ha annunciato misure più severe nei confronti dei coloni
ebrei dopo le violenze di ieri durante la rimozione di un avamposto illegale in Cisgiordania.
Corea
del Nord-nucleare Passo indietro della Corea del Nord che ha deciso di far
ripartire il reattore nucleare di Yongbyon a causa dello stallo delle trattative internazionali
sul disarmo. I negoziati hanno subito una battuta d’arresto dopo la decisione degli
Stati Uniti di rinviare la rimozione del Paese dalla “lista nera” degli Stati promotori
del terrorismo. Una cancellazione che, riferiscono i media locali, oggi la Corea del
Nord non vuole più perché decisa ad “andare avanti sulla propria strada”. Intanto
fonti ministeriali hanno smentito che il leader Kim Jong-il sia malato o abbia problemi
di salute.
India-scontri In India è ancora clima di tensione. Negli
scontri tra la polizia e un gruppo di militanti islamici, che si era asserragliato
nel quartiere musulmano di Jamia Nagar, è rimasto ucciso almeno un guerrigliero. Altre
fonti riferiscono che le vittime sono due. Una settimana fa, un’organizzazione islamica
indiana aveva organizzato diversi attentati che hanno provocato 24 morti.
Cina-latte Si
allarga lo scandalo del latte in Cina, già costato la vita ad almeno quattro bambini.
Mentre sarebbero più di seimila i piccoli ammalatisi dopo aver consumato latte in
polvere contaminato, ad aumentare la preoccupazione è giunta la scoperta di tracce
di melamina - composto chimico usato per la fabbricazione di materiali plastici e
fertilizzanti - anche nel latte fresco e a lunga conservazione, in yogurt e gelati
distribuiti da tre grandi compagnie nazionali. La Commissione europea ha chiesto ''chiarimenti
e informazioni'' in merito al Paese asiatico. Ma quali forme di controlli ci sono
da parte delle autorità cinesi sulle aziende locali? Risponde Francesco Sisci,
corrispondente del quotidiano La Stampa da Pechino, intervistato da Giada
Aquilino:
R. – Questo
è il problema. C’è un ente di controllo statale e nazionale e quando l’anno scorso
scoppiò lo scandalo sulle medicine, il capo dell’ufficio di controllo dei farmaci
venne condannato a morte e giustiziato. Questo impose un nuovo giro di controlli più
severi, più attenti. Però, è oggettivamente difficile avere un controllo meticoloso
e sistematico su un territorio così vasto come quello cinese e una popolazione così
ampia come quella cinese: un miliardo e quattrocentomilioni di persone.
D.
– Il timore secondo la stampa internazionale e l’Organizzazione Mondiale della Sanità
è che lo scandalo sia stato nascosto nei giorni delle Olimpiadi...
R.
– Lo scandalo pare sia emerso per i funzionari verso luglio: un po’ prima dell’inizio
delle Olimpiadi. Naturalmente, queste notizie sono state taciute perché si temeva
che, proprio alla vigilia dei Giochi, uno scandalo del genere avrebbe gettato enormi
sospetti sul cibo che gli atleti o i turisti stranieri avrebbero mangiato nel corso
delle Olimpiadi.
D. – Che percezione ha la popolazione
di quanto sta avvenendo e dei pericoli che si possono correre?
R.
– Purtroppo scandali sui prodotti alimentari si susseguono quasi ininterrottamente
da vent’anni: riso falso, cioè riso lucidato con la glicerina e poi venduto come riso
fresco e in realtà avvelenato; olio alimentare scadente. Questo scandalo forse è un
po’ diverso perché sembra che il governo centrale sia intervenuto con più decisione,
in modo diverso dal passato, non semplicemente chiudendo l’azienda colpevole ma compensando
per la prima volta i consumatori colpiti.
Swaziland-elezioni Sono
iniziate nello Swaziland, una delle ultime monarchie assolute al mondo, le operazioni
di voto alla presenza di alcuni osservatori internazionali. Circa 350 mila elettori
sceglieranno i 55 deputati del parlamento. Le consultazioni sono definite dall’opposizione
una “parodia della democrazia” e, alla vigilia, i sindacati e i partiti politici messi
fuori legge hanno manifestato per lo svolgimento di elezioni multipartitiche, tentando
anche di bloccare la capitale Mbabane. Nel corso delle proteste, la polizia ha arrestato
alcune persone. (Panoramica internazionale a cura di Benedetta Capelli)
Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LII no. 263 E'
possibile ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del
Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del
sito www.radiovaticana.org/italiano.